MESSINA. Da oltre due mesi, il sindaco Cateno De Luca non presenzia alle riunioni di giunta, in cui il primo cittadino e la sua squadra di assessori esitano le delibere che compongono l’ossatura politico amministrativa della città. L’ultima assenza “di peso” il 4 ottobre, in cui otto assessori hanno approvato senza il sindaco il bilancio di previsione 2022-2024, il documento di programmazione più significativo di un’amministrazione in cui l’indirizzo politico trova attuazione nella gestione finanziaria del Comune, mentre De Luca (che prima dell’estate si è spogliato di tutte le deleghe, dividendole tra i componenti della sua giunta)  non era presente. Una situazione che si ripete praticamente dall’ultima seduta di luglio, e che è continuata nelle (non moltissime) volte in cui la giunta si è riunita per deliberare nei due mesi successivi.

Anche se in genere l’attività politico-amministrativa durante l’estate non è esattamente frenetica, nelle sedute in cui De Luca non era presente, oltre alle decine di delibere di routine (incarichi legali per l’enorme contenzioso di Palazzo Zanca e riconoscimento di debiti fuori bilancio), sono state approvati dai suoi assessori anche atti di notevole peso specifico. Il prelevamento dal fondo di riserva 2021 del 14 settembre, le tre delibere di aggiornamento del piano esecutivo di gestione finanziario 2021-2023, riaccertamento dei residui attivi e passivi, e approvazione del piano triennale delle opere pubbliche (seduta del 23 settembre), l’approvazione del piano degli obiettivi e della performance dei dipartimenti del Comune, e la mappatura dei processi di lavoro in ottemperanza al piano triennale anticorruzione (28 settembre), il piano triennale del fabbisogno di personale 2022-2024, e linee guida per l’utilizzo degli impianti sportivi, e soprattutto al bilancio previsionale (entrambi del 4 ottobre): a tutte le sedute era invece presente la vicesindaca Carlotta Previti, proponente dei tutte le delibere economico-finanziaria in qualità di assessora al Bilancio, e ovviamente gli assessori con delega in materia di deliberazione. Di fatto, l’ultima delibera di peso votata alla presenza di De Luca è stato un atto di indirizzo per la programmazione dei fondi europei 2021-2027, il 27 luglio.

Come mai la costante assenza di De Luca dalla sua giunta? Non si sa. Anche perché, nelle stesse date in cui risultava assente in giunta, il sindaco era comunque a Messina: il 4 ottobre ha presenziato all’inaugurazione del centro “Mai più ultimi”, insieme all’assessora ai Servizi sociali Alessandra Calafiore (che nella riunione di giunta dello stesso giorno era presente, a differenza di De Luca), mentre il 23 settembre, giorno in cui la giunta (alle 16.45) approvava tre delibere (tra le altre) piuttosto importanti, De Luca in mattinata faceva prima un blitz al museo regionale (ma quattro giorni dopo, il 27 settembre, ha disertato la seduta di giunta in cui si è deliberato l’acquisto di biglietti dello stesso museo per far entrare gratis i cittadini), quindi presenziava ad una funzione eucaristica in onore di San Matteo, e chiudeva la serata al teatro Vittorio Emanuele, in concerto. Il 14 settembre, in un selfie serale (la giunta si era tenuta alle 12.45) De Luca era invece allo stadio Franco Scoglio per la consegna dei lavori, insieme agli assessori Dafne Musolino (che alla seduta era presente) e Francesco Gallo (assente, come De Luca).

 

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