MESSINA. È stato uno dei primi atti a sua firma: Romolo Dell’Acqua, da meno di un mese dirigente al Personale, si è trovato a irrogare una sanzione disciplinare ad un suo collega. E non è l’importo della sanzione in sé, duecento euro, quanto il precedente: a Palazzo Zanca, infatti, non era mai stato “punito” un dirigente. E suo malgrado, l’attuale dirigente alla Manutenzione degli immobili comunali Francesco Ajello è il primo. Per violazione di un’ordinanza sindacale. Quella sulla chiusura delle scuole per mancanza di riscaldamenti. Una storia che risale a inizio gennaio.

Il 12 gennaio 2017, a firma Renato Accorinti parte un’ordinanza, la numero 4, che impone la chiusura di trentuno scuole in quindici plessi, a causa della mancanza dei riscaldamenti. Immediatamente si scatenano le polemiche, che obbligano l’amministrazione ad un parziale dietro-front, e a due successive ordinanze che correggono il tiro: prima gli istituti aumentano fino a trentotto con l’ordinanza numero 5, poi con la 6 i plessi si riducono a dodici, le scuole diventano diciotto. Cosa è successo tra le due ordinanze? Accorinti addossa la colpa al dirigente Francesco Ajello, che avrebbe presentato al gabinetto del sindaco un elenco “datato”: “Da informazioni acquisite dal dipartimento immobili e stabili comunali – recita l’ultima ordinanza, la numero 6 – gli impianti di alcuni istituti scolastici sono stati riparati”. E quindi è servito rifare di nuovo l’elenco delle scuole chiuse. Il terzo in tre giorni.

Passata la bufera, il 27 gennaio , viene attivato un procedimento disciplinare nei confronti del dirigente, per violazione dell’ordinanza sindacale: la numero 4, quella ad oggetto “chiusura scuole istituti comprensivi del comune di Messina e gli istituti superiori di secondo grado di competenza della Città metropolitana non servite da impianti di riscaldamento e/o non funzionanti”. Terminata l’istruttoria, l’ufficio provvedimenti disciplinari invia il verbale alla segreteria generale, che lo trasmette al dirigente al Personale Dell’Acqua. Che commina la sanzione: duecento euro. Per la prima volta al comune di Messina.

Oltre al valore pecuniario però, la sanzione potrebbe avere altre ripercussioni: parte dello stipendio dei dirigenti, infatti, è dato dall’indennità di risultato. Il provvedimento disciplinare potrebbe portare a ripercussioni sulla valutazione. Da parte sua, Ajello ha presentato memorie e documenti, che però non hanno convinto l’ufficio provvedimenti disciplinari. La decisione, ovviamente, è appellabile.

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