MESSINA. Non era passata inosservata la sua assenza alla manifestazione di sabato, alla “fiducia di piazza” per il sindaco Renato Accorinti. Luca Eller era a Rimini, al Congress Bureau della Riviera, a seguire l’assemblea nazionale degli amministratori locali del Pd, partito nel quale milita e del quale non ha mai fatto mistero di supportarne il leader, Matteo Renzi. Faccenda, questa, che lo aveva immediatamente reso inviso all’ala più movimentista di Cambiamo Messina dal basso.
Una differenza “ontologica” che prima o poi sarebbe deflagrata, all’interno della giunta Accorinti, che col Pd si guarda in cagnesco. E’ accaduto. Al ritorno da Rimini, Eller non ce l’ha fatta più.
A far saltare il coperchio di una pentola a pressione già bella calda è stato un incontro con Stefano Fassina, economista, ex ministro ed ex esponente del Pd (oggi Futuro a Sinistra) che al quale Eller avrebbe dovuto partecipare, come scrive sul suo profilo Facebook su invito del consigliere di Cmdb Maurizio Rella.
“…però, prima, ho dovuto ascoltare molti interventi spesso infarciti da vere offese alla storia e alla politica del #PD e alle altre forze politiche che sono alleate o collaborano col #PD, – ha scritto Eller sulla sua pagina Facebook – senza che chi moderava o altri si sentissero in dovere morale di limitare o, magari, chiedermi una breve contro replica… che tristezza e pochezza, se non squallore, da parte di alcuni… è intervenuto, con una certa eleganza d’animo ed eloquio, pure il sindaco Renato Accorinti (che successivamente è andato via per un incontro in Prefettura, ndr) senza, però, politicamente smarcarsi da tale deriva politico-denigratoria, anzi cercando sponda politica da Fassina e forse trovandosi pienamente a suo agio con taluni e, inoltre, collocandosi (lui primo cittadino “di tutti” e capo di un’amministrazione pubblica) con movimenti venatamente estremisti e ideologizzati stile ‘800 che, a peggiorare la situazione, di civico hanno ben poco… mi sembra che la mutazione genetica in corso della cd lista Accorinti sia assai preoccupante e metta in discussione la possibilità di poter svolgere il mio neutrale e terzo ruolo e offrire il mio apporto tecnico-istituzionale e tecnico-amministrativo, svolto sempre per il bene di #Messina…”
La tensione che era nell’aria da praticamente subito, dal giorno del suo insediamento a Palazzo Zanca, è alla fine scoppiata: tra Luca Eller Vainicher, ed il movimento a “trazione sinistra” che sostiene il sindaco, i rapporti si sono definitivamente incrinati. Nuova, e preoccupante, invece è la stoccata contro Accorinti stesso. Non era mai successo. Non così espressamente, almeno.
E adesso? Le dimissioni sembrano nell’aria, ma non sono state ancora formalizzate, nè si sa se lo saranno a breve. Non solo: dopo aver sottolineato il disagio e messo i paletti, Eller è tornato ad essere accomodante, nei commenti al post in questione, richiamandosi alla “base comune, senza steccati, rimettendo tutto in gioco“, non mancando però, da buon toscanaccio, di pungolare ancora, riferendosi al comunismo come un “atroce fallimento”, e facendo ancora di più salire la bile a chi lo ha, ed aveva, fortemente criticato proprio da posizioni di estrema sinistra.
Ironia della sorte, l’attacco più virulento al Eller, sempre nei commenti al post, l’ha sferrato Elio Conti Nibali, ex assessore designato e poi messo da parte per la rumorosa protesta dell’ala sinistra di Cmdb, che non tollerava la presenza di un ex uomo di destra (per di più con solide professionali radici bancarie e finanziarie) in giunta.