CATANIA. In Italia nessuno viaggia quanto i siciliani, con più frequenza, con più assiduità. Nella graduatoria delle tratte più affollate, ai primi quattro posti si piazzano i voli da Catania e Palermo per Roma, andata e ritorno, e solo al quarto la tratta che, ad intuizione, sembrerebbe la più gettonata, Roma-Milano. Con oltre un milione di passeggeri (1.038.945) il volo Catania-Roma Fiumicino conquista il primato di volo con più traffico, seguito dalla tratta inversa, Fiumicino-Fontanarossa, che nel 2016 è stata percorsa da un milione e 8295 passeggeri. Al terzo posto, ma distanziato da oltre duecentomila unità, c’è il volo Palermo-Roma, con 798.736 passeggeri, e al quarto il “ritorno”, Fiumicino-Punta Raisi, con una cifra molto simile: 797.862 utenti.

Per comprendere l’enorme divario col resto delle tratte, il quinto posto è detenuto da Milano Linate-Roma Fiumicino, percorsa nel 2016 da meno di seicentomila passeggeri. Questo nonostante i voli da e per la Sicilia abbiano, soprattutto in prossimità di feste e vacanze, prezzi esorbitanti. 

Una cattivissima notizia, quella della supremazia di Catania, per l’aeroporto di Reggio Calabria, il cui volo più affollato, quello per Roma Fiumicino, ogni anno è scelto da appena 160.532 passeggeri, circostanza che lo piazza al 54esimo posto nella graduatoria delle tratte più frequentate: segno inequivocabile che nonostante l’intestazione, i messinesi di città e provincia, per volare scelgono lo scalo etneo. Non solo: il vettore che effettua più collegamenti, da e per il Tito Minniti, è Alitalia, che abbandonerà definitivamente l’aeroporto reggino tra qualche giorno , di fatto condannandolo all’oblio.

A complicare ancora di più le cose, per l’aeroporto dello Stretto, c’è l’abbraccio mortale di Lamezia Terme, scalo che negli anno ha iniziato a fare sul serio, scavalcando posizioni e accumulando utenza che comincia a diventare significativa: la tratta più affollata, verso Fiumicino, è addirittura la dodicesima in tutta Italia, e fa volare ogni anno poco meno di 350mila passeggeri. Lo scalo, globalmente, ha movimentato nel 2016 17.627 voli e oltre due milioni e mezzo di passeggeri, mentre Reggio nello stesso anno si è fermato ad appena 4.233 voli, che corrispondono a 479.437 utenti: solo una manciata in più di Comiso, ma molti meno di Trapani, che davvero per un soffio non sfonda il muro del milione e mezzo di passeggeri.

Per tentare di salvare lo scalo reggino nelle ultime settimane si è mossa la politica, prima con il deputato ex Ncd Enzo Garofalo e poi coi sindaci di Messina e Reggio Renato Accorinti e Giuseppe Falcomatà, ma la condanna dell’aeroporto dello Stretto sembra scritta nei numeri. Ipotesi, questa, che darebbe corpo alla ciclica proposta di uno scalo aeroportuale nell’area tra Barcellona e Milazzo. Se non fosse che l’ultimo a proporsi per realizzarlo, l’enigmatico imprenditore indiano Manesh Panchavaktra, accolto in pompa magna persino dal presidente della regione Rosario Crocetta, ha fatto perdere le sue tracce.

(fonte: dati Anac)

 

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