MESSINA. Stamattina il presidente della Regione Nello Musumeci sarà a Messina presso la Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali per una riunione operativa che riguarderà la riqualificazione della Zona Falcata di Messina. Una delle discussioni potrebbe riguardare anche il tirare fuori dai cassetti in cui langue da una decina d’anni il Piau “Porti & Stazioni”, piano innovativo in ambito urbano che mira al rafforzamento strategico, dell’asse zona Falcata – Tremestieriove i relativi porti assumono la funzione di attrattori/generatori di sviluppo, turistico da un lato grazie al crescente flusso crocieristico, e commerciale dall’altro.

Un mega progetto, promosso dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e orchestrato da Gianfranco Scoglio, quando era assessore allo Sviluppo della giunta di Giuseppe Buzzanca,  da oltre 131 milioni di euro, divisi per quattro interventi, che sarebbe dovuto essere completato nel 2020, e invece proprio alla fine del 2020 sta per essere riportato in auge.

Il piano strategico interverrebbe su quattro ambiti. Il primo è la riqualificazione di aree sottoutilizzate e realizzazione di un sistema di mobilità integrato tra zona Falcata e Tremestieri”: la  “Via Marina”, in pratica, da finanziare con quaranta milioni di euro.

Il secondo è il progetto Integrato per la “ristrutturazione e riqualificazione urbana dell’Area Stazione Marittima – S. Cecilia. Bonifica delle aree e realizzazione Parco Urbano Stazione Marittima”, per poco meno di venti milioni.

Il terzo è il progetto Integrato riguarda la realizzazione del parco urbano Maregrosso-via Don Blasco, da finanziare con sette milioni.

Il quarto, l’ultimo e più costoso, è il progetto preliminare per la realizzazione di una piastra logistico/distributiva nell’area San Filippo Tremestieri – Messina, per oltre 65 milioni di euro.

Cosa prevedono nel dettaglio i quattro interventi? Il primo, la “via Marina”, comprende un sistema di infrastrutture viabili (veicolari, ciclabili e pedonali) con parcheggio di scambio per una migliore connessione agli assi autostradali ed al tessuto urbano a monte della via La Farina – SS.114 sino al porto di Tremestieri. La progettazione è nella fase definitiva.

 

Il secondo, la bonifica delle aree e realizzazione Parco Urbano Stazione Marittima, si propone di recuperare il waterfront e favorire lo sviluppo di servizi ai crocieristi ed ai passeggeri – favorire l’accessibilità marittima e lo sviluppo di servizi a diretta fruizione del mare. L’intervento riguarda la bonifica e la realizzazione di un parco urbano in adiacenza alla Stazione Marittima su aree dismesse e sottoutilizzate delle Ferrovie: si integra e completa gli interventi di riqualificazione già avviati dal piano regolatore provinciale (ex Campo ROM Parco San Raineri) e quanto previsto per la Real Cittadella, e si configura come un parco aperto a processi innovativi e qualificanti, in quanto possiede una suggestiva ed importante posizione di affaccio sullo Stretto di Messina e perché vicino sia al Centro urbano che al Porto antico.

Con lo scopo di promuovere la città e le sue funzioni, nonché le tipicità, si prevede la realizzazione di un Parco dimostrativo e didattico, a beneficio dei crocieristi e dei passeggeri nell’Area dello Stretto, costituito da un mix di aree attrezzate con percorsi didattici dedicati alla cultura locale, soste e isole d’ombra ed arredi. Il parco è progettato per accogliere attività durante le ore diurne e notturne. Anche qui, il livello di progettazione è quello definitivo, e richiede finanziamenti per venti milioni.

 

Il terzo è la realizzazione Parco Urbano Maregrosso-via Don Blasco. Servirà a recuperare il waterfront e favorire l’accessibilità marittima e lo sviluppo di servizi a diretta fruizione del mare ed ai crocieristi. L’intervento riguarda la bonifica e la demolizione di volumi sull’arenile di Maregrosso quale intervento complementare di ammodernamento della via Don Blasco e recupero della fruizione del mare e l’incentivazione di attività legate alla fruizione stessa del mare. L’intervento si lega con la realizzazione del Parco Urbano della Stazione Marittima e funzionalmente completa la strategia delineata dal PRP con particolare riguardo “Mobilità e Verde Connettivo” e “Parco Archeologico”.

Si prevede di attrezzare il Parco con Ambienti dedicati all’attività fisica, al relax, ma anche alle relazioni e alla cultura. Si alternano strutture per lo sport, privilegiando attività dinamiche legate al mare (campi di beach volley; cross fit trail; spazi per vela, canoa, pesca etc.) e spazi diffusi dedicati al “sea wellness” (piscine naturali terapeutiche e spazi aperti dedicati al benessere). Porzioni di Parco sono organizzate per promuovere la cultura del mare, favorendo iniziative culturali e scientifiche per conoscere l’ ambiente marino e i saperi tradizionali locali.

Il parco sarà trattato a “verde spontaneo manutenuto”, con netta prevalenza di ambienti di tipo litoraneo e tipologie a Buffer di tipo costiero, che prevedendo interventi di rinaturalizzazione e rivegetazione delle aree oggi fortemente degradate. Per promuovere un uso più informale degli spazi e al contempo ridurre le attività manutentive, si prevedono ambienti a Gariga, con formazioni semi naturali, riconducibili alle tipologie ambientali di Praterie xerofile a dominanza di graminacee e Garighe litorali. Per l’intervento, ancora allo stato di fattibilità, sarebbero necessari sette milioni di euro.

L’ultimo progetto è quello relativo alla piastra logistico/distributiva nell’area San Filippo Tremestieri – Messina, il cui obiettivo è connettere il sistema logistico ferroviario/portuale – aumentare la capacità portuale e favorire le attività industriali/produttive connesse alla logistica portuale. L’intervento riguarda la realizzazione di un polo logistico (sul modello Distripark) nell’area San Filippo Tremestieri a supporto dello sviluppo del nuovo Porto di Tremestieri e delle aree Industriali di Larderia.

La realizzazione della piastra logistica si inserisce in un sistema di infrastrutture di respiro internazionale costituite dal porto di Gioia Tauro, dalle piastre di Catania e Palermo. Dal punto di vista del movimento delle merci inoltre, l’area in questione, per la sua localizzazione strategica, può ritagliarsi un ruolo importante nei confronti di aree densamente urbanizzate, quali Milazzo e Barcellona. Soprattutto il centro Mamertino, negli ultimi anni, ha scoperto una forte vocazione commerciale, con la nascita di centri commerciali di medie dimensioni.

L’intervento è strettamente legato alla realizzazione della via Marina per il collegamento diretto con il porto di Tremestieri a sud. Inoltre è previsto la realizzazione di due binari di lunghezza di 250 m immediatamente adiacente alla linea Messina – Siracusa.

Il modello di intervento è prevede una quota di partecipazione privata non inferiore al 20% e pertanto una compartecipazione pubblica di 65 milioni di euro. Il progetto è allo stadio preliminare e di studio di fattibilità Socio-Economica.

 

 

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