MESSINA. Si è tenuta stamani, presso la Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali, la riunione operativa convocata dal presidente della Regione Nello Musumeci sulla riqualificazione della Zona Falcata di Messina. Un incontro, fra i vari rappresentanti istituzionali, per fare il punto su una delle zone più belle (e abbandonate) della città (qui e qui maggiori dettagli), il cui stato attuale è documentato nel seguente filmato.
Vari i commenti a margine del confronto, a partire dall’assessore Salvatore Mondello, che partecipato alla riunione su espressa delega del sindaco Cateno De Luca: “Pur condividendo la necessità di intervenire rapidamente, anche per step – spiega in una nota – su un bene di immenso pregio storico-architettonico universalmente riconosciuto, reputo necessario fare sintesi, affinché l’orientamento politico trovi concreta attuazione sul territorio, rispetto alle numerose progettualità espresse (PRP, PIAU, Protocollo d’Intesa con la Marina Militare), al fine di evitare sovrapposizioni e ridondanze, non utili alla nobile causa. Naturalmente, per poter ottenere nel più breve tempo possibile, progetti che siano cantierabili occorre verificare la pianificazione in atto e definire delle strategie univoche, così come fatto in altre occasioni, condividendo il tutto con gli Enti coinvolti (Autorità di Sistema, Università, Soprintendenza, Marina Militare, Comune, Città Metropolitana, Capitaneria di Porto). Ci si augura che venga mantenuta alta nel tempo l’attenzione verso questa meravigliosa porzione del nostro territorio, affinché possa essere resa fruibile per la comunità, riportando agli antichi fasti un’area che può essere annoverata tra le più singolari al mondo, per conformazione e strategicità. La città di Messina potrà ripartire dalla Falce, se riusciremo a mettere insieme tutte le energie, lo spirito di iniziativa e le migliori idee. Il Comune è pronto a mettersi in gioco».
Ad intervenire anche i deputati regionali del M5s Valentina Zafarana e Antonio De Luca: «Registriamo con favore l’interesse del presidente Nello Musumeci per le bellezze storico architettoniche presenti nella Real Cittadella e nella Zona Falcata, due luoghi simbolo della città che dopo decenni di abbandono meritano di essere finalmente restituiti ai messinesi. Oggi è stata certificata, qualora ce ne fosse bisogno, la volontà trasversale da parte di tutte le istituzioni di collaborare per Messina. Attendiamo adesso che le proposte di cui abbiamo discusso si concretizzino in tempi brevi, con proposte progettuali esecutive e la messa a disposizione dei fondi necessari».
«Questo primo step del cosiddetto Patto per la Falce – commenta invece la capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars Elvira Amata – è stato assolutamente soddisfacente. Parlo da messinese, amministratrice e deputata: oggi insieme al mio partito ho fortemente voluto che i fari sulla questione si riaccendessero, con una concretezza reale che ho avuto modo di riscontrare nel taglio operativo che il Presidente ha dato alla riunione. Ciascuno, per la propria parte, faccia quanto necessario per la riqualificazione e la valorizzazione della Zona Falcata, senza gelosie o infingimenti. Ho proposto – ha aggiunto Amata – che non si parta ancora una volta da zero, ma dal piano 2020 già redatto, a suo tempo approvato e considerato finanziabile. Si tratta di una vera e propria visione di città, che considera la vocazione turistica di Messina, propone la creazione di distretti artistici, di cultura e sostenibilità, tutto in chiave assolutamente green, con attenzione anche a quelle frange sociali che vivono fragilità. Un piano oggi chiuso in un cassetto e congelato per ragioni ideologiche. Non dobbiamo perdere l’opportunità di investire i molti fondi esistenti e dare a Messina la forma sociale, urbanistica, sostenibile, turistica che merita».