MESSINA. Un sit-in di protesta davanti a Palazzo Zanca per denunciare il “totale sbando” e la “completa anarchia” all’interno della caserma Gasparro, a Bisconte. Ad annunciarlo, in un comunicato, è il consigliere della III Circoscrizione Alessandro Cacciotto, che denuncia “la pericolosità ed il muro di silenzio che si è alzato all’interno della ex struttura militare”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, per il consigliere, è l’arresto odierno di un migrante del Gambia per il furto di un cellulare.

Non si segnalano, nè da Cacciotto nè da altri consiglieri, richieste di sit in successive all’operazione Matassa, che della zona cittadina svelava clan e malaffare.

Di seguito il comunicato integrale:

“Il sottoscritto consigliere della Terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto, inoltra la presente al fine di significare quanto segue.
Più volte il sottoscritto, sia singolarmente, sia insieme ai colleghi Libero Gioveni e Nino Carreri, è intervenuto sulla questione migranti all’interno della ex caserma di Bisconte.
Nel silenzio delle Istituzioni cittadine, in primis il Sindaco, è stato fatto quello che si era programmato, sicuramente a livello nazionale, all’interno della caserma Gasbarro.
L’ex caserma è orami una baraccopoli in cui non si sa quello che succede; nei giorni scorsi insieme al collega Gioveni abbiamo denunciato l’ennesima mega rissa che ha visto coinvolti i migranti con tavole di legno e dove sono dovuti intervenire forze dell’ordine e ambulanze.
Nonostante il forte disagio che i residenti riscontrano, non c’è modo di avere un confronto, di capire che aver ghettizzato un intero quartiere fa male a tutti. Sia ai migranti e sia ai residenti.
Notizia di poche ore che un migrante maggiorenne (altro che minori) avrebbe effettuato un furto per poi essere rintracciato dalla polizia all’interno dell’ex caserma di Bisconte in cui dimora.

Siamo al totale sbando, alla completa anarchia in cui a rimetterci sono i cittadini di Bisconte e dell’intera Vallata di Camaro già afflitta dalle proprie fragilità.
Dal momento che nulla si muove, nei prossimi giorni di concerto con i colleghi Gioveni e Carreri organizzeremo un sit – in di protesta pacifico sotto Palazzo Zanca dal momento che il rappresentante della città dovrebbe pur dire qualcosa e tutelare i suoi concittadini.
Una politica nazionale ed europea che sta creando tra la gente solo rabbia e delusione”.

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