MESSINA. Vive in una macchina (non sua) da otto mesi, senza una famiglia, con una coperta e un cuscino. Si tratta di Nino, detto “popcorn”, un senzatetto di mezza età stanziatosi all’interno del parcheggio di un negozio in via Umberto Bonino. “Non posso vivere più così”, ha affermato prima dell’inizio dell’intervista.

Il suo attuale “lavoro”? Accompagnare l’anziana signora proprietaria della vettura da un posto ad un altro dalle 18 alle 22 per 80 euro al mese, più 10 di “bonus”, con la possibilità di dormire all’interno dell’auto, di cucinarsi qualcosa a casa dell’ottantenne e di lavarsi i vestiti; mentre un bagno riesce a farlo nelle docce pubbliche della stazione, spiega Nino.

A raccontare la sua storia è il consigliere comunale del “Gruppo misto”, Salvatore Sorbello, amico del senzatetto, che è venuto a conoscenza della sua situazione da poco tempo: “Si vergognava a dirmelo”, spiega Sorbello, che durante un incontro informale con il sindaco e la giunta, asserisce di aver fatto presente la situazione, sollevando la questione di Casa di Vincenzo, dove Nino non vuole andare perché “l’ambiente non è bello: ci sono ubriaconi e sono sporchi”. O almeno questo è quello che gli hanno raccontato.

La scorsa settimana, Sorbello si è recato nella casa di accoglienza di Cristo Re per parlare con Antonio Drago, frate rogazionista e direttore della struttura, chiedendo un alloggio per Nino. La soluzione è stata poi rifiutata dal senzatetto per gli orari rigidi a cui gli ospiti sono soggetti, in particolare l’ora di rientro la sera, alle 18:00, che a causa del suo “impiego”, non può rispettare.

Inoltre, la sua permanenza all’interno della casa di Cristo Re, sarebbe solo temporanea, “Le case di accoglienza funzionano così”, spiega frate Drago, ribadendo anche che gli orari stabiliti, come tutte le regole, devono venire rispettate sempre.

“Chiediamo che vi sia una giusta assistenza sociale ad un nostro concittadino che sta attraversando delle difficoltà. […] Chiediamo al sindaco e all’assessore alle politiche sociali una casa, almeno finché non riesce a trovare un lavoro”, spiega Sorbello, concludendo l’intervista rassicurandolo: “Vediamo se il sindaco De Luca riesce a fare qualcosa”.

Intanto si avvicina l’inverno e, prima di andare via, Nino ha mostrato le scarse coperte con cui si riparerà dal freddo.

Ma perché è detto “popcorn”? Nino ha lavorato al cinema Apollo, dove stava al bar e faceva la maschera. In seguito ad una riduzione del personale, però, ha dovuto cercare impiego altrove, trovandolo all’ex cinema Lux, che successivamente ha chiuso lasciandolo nuovamente senza lavoro.

Il suo ultimo vero impiego è stato al cinema pornografico Capitol, dove, dopo la chiusura e la recessione del contratto di affitto di quei locali, è rimasto a dormire, trovandosi nell’impossibilità di pagare l’affitto del suo vecchio appartamento. Circa 8 mesi fa, ha dovuto lasciare la struttura.

 

 

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