ENNA. È stato arrestato l’uomo che avrebbe violentato e messo incinta una ragazza disabile ricoverata all’Oasi di Troina mentre questa era positiva. La Squadra Mobile di Enna ha fermato come indiziato di delitto un operatore sanitario della struttura, L.A., di 39 anni, accusato di violenza sessuale aggravata. La violenza sarebbe avvenuta durante il lockdown, mentre l’Oasi di Troina era dichiarata zona rossa. Il fermo è stato disposto dai sostituti Procuratori di Enna, Stefania Leonte e Orazio Longo. A denunciare i fatti alla Squadra Mobile, lo scorso 11 settembre, è stato l’avvocato nominato dalla famiglia della vittima, che soffre di gravissime patologie connesse ad una rara malattia genetica.

Il 39enne, che lavora nel centro specializzato dal 2018, sposato e senza precedenti penali, dopo un lungo interrogatorio alla squadra mobile di Enna, ha confessato. A incastrare l’operatore è stato l’esame del Dna. Proseguono tuttavia le indagini per chiarire ogni ulteriore aspetto della vicenda.

La ragazza, con gravi problemi psichici, si trova alla venticinquesima settimana di gestazione.

“La procura della Repubblica di Enna – si legge in un comunicato della polizia – continuerà le attività per chiarire ogni ulteriore aspetto della vicenda e valutare eventuali responsabilità in ordine ai fatti accaduti”. 
A commentare anche i responsabili della struttura, in una nota:  “Anche noi siamo parte lesa in questa triste e dolorosa vicenda, che ha sorpreso e sconvolto la dirigenza e il personale tutto, che svolge con responsabilità il proprio lavoro”.

 

 

 

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