MESSINA. “La sospensione dei lavori del cantiere per il Viadotto Ritiro a Messina è stata una scelta obbligata dalle continue e reiterate inadempienze del CAS, sia sul versante tecnico, sia su quello economico”. Così la Toto Costruzioni, impresa di Chieti al lavoro dal 2015 sul viadotto dell’autostrada A20 (i lavori sarebbero dovuti durare due anni e mezzo), risponde al Consorzio autostrade siciliano in merito alla sospensione dei lavori.

“Il persistente stallo del Consorzio per quanto riguarda i pagamenti, per la Toto fermi dal luglio 2022, è un elemento comune riscontrabile presso altri appalti gestiti dal medesimo committente, riscontrabile dalla stampa e dalle dichiarazioni delle parti sociali – spiega l’impresa –  Occorre, a questo proposito, fare chiarezza sul credito che vantiamo e che confermiamo ammontare a circa 6 milioni di euro. In tale importo sono compresi 3 milioni di euro previsti dal Decreto Aiuti come compensazioni per il caro materiali. Nel corso degli anni Toto Costruzioni ha chiesto ripetutamente l’effettiva disponibilità delle somme, non ancora fatturate nonostante il tempo intercorso e l’aggravio dei costi dei materiali interamente assorbiti dall’azienda. A questi si sommano circa 1,5 milioni di euro maturati e fatturati per lavori e crediti di appalto, non saldati, taluni risalenti persino al 2021. Si specifica che lo stesso bypass Baglio, un’opera fondamentale per alleggerire il traffico su Messina, è stato progettato, realizzato ed aperto al traffico con fondi interamente anticipati da Toto Costruzioni Generali che, nonostante le inadempienze del committente, ha ritenuto di non penalizzare per questo la viabilità urbana per altri mesi e completarlo nella sua interezza. L’opera, non prevista nel progetto iniziale, ha un valore netto di 1,3 mln di euro ed è stata ultimata il 10 gennaio scorso ma il collaudo, completato con incredibile ritardo del CAS dopo 4 mesi, ha conseguentemente allungato i tempi e non ha permesso alla Toto di proseguire le altre lavorazioni di contratto. Un tempo irragionevolmente lungo, che ha condannato Messina a rimanere bloccata da situazioni di traffico al limite della gestibilità”.

“Si evidenzia che anche il Collegio Tecnico Consultivo nel dispositivo del 9 maggio ha determinato il valore dovuto alla Toto ed ha imposto alla committenza di provvedere al saldo con tempestività. In riferimento, inoltre, alle irregolarità registrate nel DURC, confermiamo che la problematica è in via di risoluzione e che non si può escludere che i sistematici ritardi dei pagamenti del CAS possano aver contribuito all’accumulo della tensione finanziaria, ulteriormente aggravata dall’impennata dei costi delle materie prime”, ha concluso l’impresa.

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