MESSINA. Tra i cantieri nel centro (che hanno fine prevista nella giornata di 13 ottobre) e il ritorno a lavoro e a scuola, con tutti gli studenti nei loro banchi negli ultimi giorni Messina registra un traffico automobilistico maggiore a quello degli scorsi anni. A dichiarare il primato di quest’anno è lo strumento traffic index di Tomtom, società olandese produttrice di sistemi gps. Cosa evidenziano i dati? Che i messinesi si adeguano alle misure di restrizione o modifica alla viabilità solo dopo due giorni che queste sono entrate in vigore.

Secondo Tomtom, infatti, lunedì 20 settembre alle 8:00 del mattino, le strade di Messina hanno visto una congestione del 76%. Un aumento di ventidue punti percentuali rispetto il traffico che si è registrato alla medesima ora nella medesima giornata nel 2019 (54%) e di quarantatré punti rispetto il 2020 (33%).  Nell’arco dell’intera giornata, la congestione media registrata è stata del 48%,  un punto percentuale in più rispetto il 2019.


Martedì 21 settembre
, invece, sempre alle 8:00 il traffico ha raggiunto quota 77% di congestione: quarantadue punti percentuali in più rispetto il 2020 (35%), e ventuno punti in più rispetto il 2019 (56%). A differenza di quanto si può riscontrare nelle altre giornate, verso le 13:00 il traffico ha riportato una situazione differente dalla normalità: si è registrato su valori superiori del 65%. Normalmente, difatti, si nota una forte riduzione della congestione rispetto alle 8:00, con percentuali del circa 52%.

Mercoledì 22 settembre il traffico mattutino, alle ore 8.00, ha mantenuto la media della scorsa settimana: 70% di intasamento con una differenza di trentotto punti percentuali rispetto il 2020 e di diciannove rispetto il 2019. Nella giornata di giovedì 23 settembre, invece, non si sono registrate grandi variazioni rispetto i giorni precedenti: la congestione stradale mattutina si affermata al 72%, ventuno punti in più a confronto il medesimo giorno del 2019. La circostanza che salta all’occhio è la lentezza nell’adeguarsi alle modifiche nella viabilità. E’ infatti solo dopo due giorni dalla chiusura dello svincolo autostradale di San Filippo, che l’automobilista messinese “si accorge” della novità e vi si adegua: c’è voluto mercoledi per assistere alla riduzione del traffico di cinque punti percentuali rispetto la congestione dei giorni del 20 e 21 settembre. Una situazione che si ripete pressochè con la stessa frequenza temporale ogni volta che per un motivo o per un altro, la viabilità cittadina subisce un cambiamento.

L’azienda olandese registrata anche l’incremento percentuale del traffico nei giorni in cui la galleria San Jachiddu è stata interdetta al traffico. Giorno 14 luglio 2021, la galleria rimane chiusa per un giorno. La viabilità si blocca lungo la via Regina Elena. Dai dati disponibili si registra così un aumento del traffico del 5% rispetto il 14 luglio del 2019. Un aumento del 14% rispetto il medesimo giorno del 2019, lo si registra il 29 marzo 2021: anche questo giorno di chiusura dell’arteria interrata cittadina. Lo stesso copione si ripete per giorno 5 febbraio 2021 con un aumento del traffico del 2% rispetto lo stesso giorno del 2019. Si può, dunque, affermare che la chiusura della galleria San Jachiddu è un fattore di aumento delle congestioni stradali di Messina.

Secondo l’azienda olandese, nel 2020, un messinese guida quotidianamente durante le “ore di punta” rischia di perdere circa 85 ore annue nel traffico: ovvero 3 giorni e 13 ore. Un dato in decrescita rispetto il 2019, quando nel traffico si rischiava di perdere sino a 105 ore. Un ultimo dato fornito dalla Tomtom si riferisce a quando non converrebbe prendere la macchina e procedere: ovvero il mercoledì alle 11:00. Giorno e orario che segnano la più alta concentrazione media di traffico nelle strade messinesi pari al 42%.

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