MESSINA. La Biennale dello Stretto, I Mostra internazionale di Arte, Architettura, Paesaggio, Scrittura, Video, Fotografia dello Stretto, è stata un’esperienza di conoscenza e scambio di idee sul Mediterraneo, a partire dalle sue linee d’acqua che hanno condizionato sviluppo ed esperienze. La sensibilità progettuale “mediterranea” si esprime nelle opere degli architetti, indipendentemente dalle situazioni e dai luoghi. Per questo i curatori della Biennale Alfonso Femia e Francesca Moraci hanno individuato quattro studi che si caratterizzano per un approccio globale di spiccata “mediterraneità”, intesa come dimensione globale nella quale si innestano naturalmente l’architettura, la sostenibilità, la connessione compositiva, il valore del paesaggio.

La coerenza architettonica dell’architettura mediterranea nei paesi delle tre rive è un carattere unico che ne governa il paesaggio anche se mortificato e sbilanciato dagli oltraggi del costruito speculativo dalla seconda metà del secolo scorso. L’eterogeneità di etnie, culture, religioni trova una spontanea rivelazione compositiva attraverso la comune linea d’acqua. La scelta dei quattro studi professionali che hanno ottenuto il premio esprime l’internazionalità mediterranea, tratto sostanziale de La Biennale dello Stretto.

Di seguito i premi e le motivazioni.

CANNATÀ E FERNANDES ARQUITECTOS – Porto/Portogallo. Per la capacità di coniugare il rapporto culturale e sociale nei luoghi, conciliando un’idea di architettura equilibrata e coerente nel tempo e di conservare il carattere e il colore dell’architettura mediterranea, come se ogni progetto facesse parte di una medina, in totale congruenza con l’epoca e le esigenze contemporanee.

LAPS ARCHITECT – Parigi/Francia. Per la volontà e la capacità di coniugare progetto e ricerca con soluzioni e sguardi mai banali, per le soluzioni inattese che rivelano la capacità di approccio tipicamente mediterranea e per scegliere geometrie compositive declinate in modo originale e differente per ogni situazione progettuale.

FORENSIC ARCHITECTURE – Londra/UK. Per la ricerca che coniuga le tecniche architettoniche e di visualizzazione digitale con l’impegno civile delineando un nuovo modello di “estetica forense” in grado di rivelare le violazioni dei diritti urbani, con capitoli dedicati alle rive del Mediterraneo.

JACQUES ROUGERIE – Parigi/Francia. Per la visione responsabile e generosa di individuare scientificamente e progettualmente i rapporti innovativi con il mare come risorsa fondamentale per il futuro dell’umanità. Per la straordinaria capacità immaginativa, per la volontà di indagare il mare come habitat architettonico e per il rigore della sua ricerca sul Mediterraneo.

BIO BREVE VINCITORI.

CANNATÀ & FERNANDES ARQUITECTOS è stata fondata nel 2000 da Fàtima Fernandes e Michele Cannatà. I loro lavori e progetti sono stati presentati in diverse mostre personali e collettive, tra cui la Biennale di Venezia nel 1996 e la Triennale di Milano nel 1997. Il loro studio sviluppa progetti di architettura, urbanistica, progettazione, progettazione grafica. Svolgono anche attività editoriale, pubblicando libri, organizzando mostre e seminari internazionali di architettura. Sono stati invitati da università e istituzioni culturali per parlare dei loro progetti e per partecipare, in qualità di docenti, a diversi progetti di seminari internazionali.

LAPS ARCHITECTURE è uno studio di architettura internazionale con sede a Parigi, co-diretta da Fabienne Louyot e Salvator-John A. Liotta. Carattere distintivo è la volontà di sconfinare, contaminando la propria esperienza con differenti ambiti, contesti e culture. Collaborano con università europee e giapponesi. Nel loro approccio alla progettazione, sviluppano una metodologia basata sulla relazione tra modelli e materiali innovativi, una condizione per un’architettura adeguata sia al mondo contemporaneo sia ai contesti ambientali in mutazione.

FORENSIC ARCHITECTURE è un’agenzia di ricerca, con sede presso Goldsmiths, University of London, che indaga sulle violazioni dei diritti umani, in collaborazione con le istituzioni della società civile, di attivisti e ONG internazionali, utilizzando tecniche all’avanguardia nell’analisi spaziale e architettonica, indagine open source, modellazione digitale e tecnologie immersive, ricerca documentaria, interviste in situ e collaborazione accademica. I risultati delle indagini sono stati presentati in aule di tribunale internazionali, inchieste parlamentari e mostre presso alcune delle principali istituzioni culturali del mondo e nei media internazionali.

JACQUES ROUGERIE è un architetto e oceanografo francese, specializzato nello studio di habitat sottomarini. Basa la sua ricerca sull’architettura bionica, secondo i principi dello sviluppo sostenibile, sostenendo le potenzialità del mare nella storia dell’umanità. Progetta habitat e laboratori sottomarini, centri acquatici, musei sottomarini e concepisce isole di vita sottomarine. Nel 2009 Rougerie è stato insignito della Légion d’Honneur. Il suo progetto di punta SeaOrbiter, è una nave futuristica per l’esplorazione dei fondali marini.

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