A valanga, le firme sotto la mozione di sfiducia al sindaco Renato Accorinti hanno raggiunto quota sedici, soglia minima per poter essere ammesse alla discussione ed al voto in aula. Stamattina, a vergare il documento è stata Donatella Sindoni, oggi pomeriggio Antonella Russo, capogruppo del Pd (che ha così di fatto sconfessato il commissario provinciale Ernesto Carbone)
C’è stata la fila, per la sedicesima firma: proprio quando il principale indiziato sembrava essere Carlo Cantali (Felice per Messina), l’avvocato del Pd è arrivata a batterlo sul filo di lana. La corsa alla firma sulla sfiducia è cominciata ad inizio settimana, con Emilia Barrile (Forza Italia), alla quale si è subito accodata Nora Scuderi (Felice per Messina). La settimana scorsa, il pasticciaccio delle scuole chiuse e poi riaperte e poi richiuse a causa del freddo, aveva fatto rompere gli indugi a Peppuccio Santalco (Felice per Messina).
Tutto deciso, quindi? Fine della corsa per l’amministrazione guidata da Renato Accorinti? Non esattamente. Perché la giunta cada, sono necessari 27 voti in aula, e la mozione, dopo le sedici firme, deve arrivare necessariamente in consiglio entro un mese.