Firme cartacee e firme telematiche. Sono più di tremila i cittadini che hanno sottoscritto la petizione contro la sfiducia al sindaco Renato Accorinti. Le firme sono state consegnate stamattina al gruppo consiliare, alle 11, ai quattro consiglieri di Cambiamo Messina dal basso Lucy Fenech, Ivana Risitano, Maurizio Rella e Cecilia Caccamo. Sul sito Change.org però si possono leggere i commenti che motivano la disapprovazione di un’eventuale decadenza. Venti pagine di messinesi che si dichiarano contrari spiegando il perché, tutte indirizzate ai consiglieri comunali. 

“Sfiduciare Renato vorrebbe dire tornare indietro di cinque anni e riconsegnare Messina ai corrotti di sempre”, commenta Giuseppina di Leo sul Change.org, mentre Annamaria Frisone dichiara di firmare “perchè tutto quello che sta succedendo in questa città è ogni giorno piu assurdo!”. “Sto firmando perché dagli errori si può imparare ma per la disonestà dei consiglieri e dei politici più volte indagati e condannati non c’è rimedio”, sottolinea invece Michele Gugliandolo.

I sottoscritti cittadini  –  si legge sulla richiesta di raccolta firme – dichiarano la loro assoluta contrarietà alla mozione di sfiducia nei confronti di Renato Accorinti, sindaco della Città Metropolitana di Messina, e della sua Giunta. L’interruzione dell’attività amministrativa, ed il conseguente commissariamento, metterebbero a serio rischio l’azione di risanamento economico, le ​transazioni per il riequilibrio finanziario, la gestione di tutti gli iter di finanziamento in atto(ad es: il Bando per le Periferie, il Pon Metro, il Master Plan, etc.), l’avvio dei bandi dei servizi sociali e di assunzione del personale del Comune, la gestione della liquidazione di MessinAmbiente, la nascita della nuova società per i rifiuti, la stabilizzazione dei precari.  Il commissariamento colpirebbe la Città Metropolitana con danni inevitabili paragonabili solo a quelli subiti dai commissariamenti precedenti. Le motivazioni esposte nella mozione di sfiducia NON SONO PIU’ ATTUALI ed è palese rimanga SOLO un accanimento ideologico e strumentale verso l’azione del Sindaco e della sua Giunta. Le reali motivazioni di questa mozione non hanno evidentemente nulla a che fare con quelle espresse nella mozione.  Ciò lascia spazio a ovvie interpretazioni che umiliano chi ha proposto la sfiducia e chi con protervia e arroganza la spinge in modo sconsiderato dimenticando i reali interessi dei cittadini e della città! Chiediamo pertanto al Consiglio Comunale di rinunciare al folle gesto e consentire all’Amministrazione di concludere il mandato nei tempi previsti dalla legge, secondo quanto espresso dalla volontà popolare nelle elezioni del 2013“.

 

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