MESSINA. Quarantuno milioni di ricchezza prodotta a Messina nel 2021 hanno preso il volo verso l’estero. E’ quanto emerge da uno studio della Fondazione Maressa, su dati della banca d’Italia, secondo cui i 25mila cittadini stranieri residenti nella provincia di Messina hanno inviato circa 41milioni di euro ai familiari nel paese di origine, le cosiddette “rimesse”, cioè le somme di denaro inviate in patria dagli immigrati che lavorano in Italia per via del tasso favorevole. La provincia peloritana è la terza in Sicilia per totale di rimesse. I cittadini stranieri di Palermo e di Catania sono quelli che hanno inviato più rimesse: rispettivamente 75,6milioni di euro e 58,5milioni di euro. Agli ultimi posti della classifica si trovano le provincie di Enna (3.5milioni di euro), Caltanissetta (9.4milioni di euro) e Siracusa (20.9milioni di euro). Il dato messinese ha registrato una importante crescita sia dal 2020, con il +4,8%, sia dal 2016, con il +26.9%. Un aumento significativo delle rimesse lo segna anche Palermo (che dal 2016 ha registrato un +46%), Ragusa (+52.1%)  e Trapani (+58.6%). In totale, la Sicilia ha registrato nel 2021 un flusso diretto verso l’estero di circa 285,5milioni di euro. Somma che rappresenta solamente il 3.7% delle rimesse nazionali.

La comunità straniera in Italia, secondo i dati di Banca d’Italia, ha spedito solo nel 2021 ai Paesi di origine circa 7miliardi e 400milioni di euro: meno dello 0,5% del prodotto interno lordo nazionale. I cittadini bengalesi sono quelli che inviano più rimesse: circa 873milioni di euro. Al secondo posto, c’è la comunità pakistana, circa  600milioni di euro di rimesse, e quella filippina, circa 591 milioni di euro. I romeni, che sono gli stranieri più presenti nel messinese (circa 6mila cittadini), inviano a livello nazionale circa 564milioni di euro. Secondo la Fondazione Moressa, «è probabile che la riapertura delle frontiere  abbia fatto ripartire i viaggi su strada degli immigrati (verso l’Est Europa, ndr), che spesso portano con sé regali o denaro per la famiglia. Durante il lockdown, invece, l’invio di denaro era rimasto l’unico strumento di sostegno». La Fondazione dichiara, inoltre, che circa un quarto del totale delle rimesse nazionali proviene dalle provincie di Roma e Milano: le due città, infatti, accolgono la maggior parte dei cittadini stranieri residenti in Italia. In media, ogni straniero invia circa 150euro al mese di rimesse: i cittadini che spediscono più rimesse sono quelli del Bangladesh che inviano più di 400euro. Al secondo posto ci sono gli srilankesi con circa 370euro e, al terzo posto, i pakistani con quasi 360 euro al mese.

 

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