MESSINA. Mille assunzioni (partecipate comprese), annuncia Federico Basile. No, non sarà possibile assumere più di duecento funzionari, controbatte Felice Calabrò. Ce ne vorranno tante, non quantificate, per rimettere in sesto la macchina organizzativa, rimane sul vago Salvatore Totaro. Non si sbilancia Gino Sturniolo (che vuol fare bene i conti e ironizza sulle mille assunzioni di Basile), così come Maurizio Croce, che prima vorrebbe conoscere gli esatti numeri delle finanze di Palazzo Zanca. Ebbene, il totale delle assunzioni previste per i prossimi tre anni, dal 2022 al 2024, è zero. Nessuna. Così spiega il piano triennale del fabbisogno del personale, esitato dalla giunta dimissionaria di Cateno De Luca con delibera del 4 ottobre 2021, e firmata dall’allora direttore generale Federico Basile. “Non prevedere alcuna nuova assunzione per il triennio 2022 -2024″ è l’esatta dicitura del deliberato. Questo nonostante, spiega il piano, “il valore medio della spesa di personale del triennio 2011- 2013 è pari a €. 75.921.149,71 e che la spesa del personale in servizio (…)  come da bilancio di previsione 2021-2023, annualità 2022, è di € 44.901.756,89“, per cui “la dotazione organica, intesa come spesa potenziale massima imposta dal vincolo esterno (…) è pari a € 75.921.149,71 corrispondente al limite massimo teorico della spesa di personale dell’Ente cui al triennio 2011-2013″. Ovviamente, il piano non è scritto nella roccia, e quindi, prevede la stessa delibera, “di anno in anno può essere modificato in relazione alle mutate esigenze di contesto normativo, organizzativo o funzionale”. Però, specifica il documento, “l’eventuale modifica in corso di anno del PTFP è consentita solo a fronte di situazioni nuove e non prevedibili e deve essere in ogni caso adeguatamente motivata”. Da ottobre 2021 ad oggi, di “non prevedibile” non è successo nulla (tranne la campagna elettorale…). Nonostante questo se ne conclude, nel laconico deliberato, di non prevedere alcuna nuova assunzione nei prossimi tre anni. Che il fatto che nel piano triennale del fabbisogno di personale non sia previsto che si assuma nemmeno un nuovo dipendente non sia un refuso, ma una precisa indicazione, è confermato anche dai numeri del piano di riequilibrio, che all’azione 8, “economie spesa del personale”, ipotizza risparmi, per sei milioni nel 2022, e tre milioni nel 2023 (foto in basso).

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Giovanni ultimo arrivato
Giovanni ultimo arrivato
1 Giugno 2022 9:38

Il giornalista, tratta la notizia in modo preciso, dimenticando che la delibera nasce in un momento di attesa di approvazione del piano di riequilibrio. Tale approvazione libererà 20 milioni annui che possono essere utilizzati anche per la macchina amministrativa visto che attualmente si è molto sotto rispetto al tetto massimo previsto dalla normativa nazionale del 2006. Lo dice lui stesso