MESSINA. “Messina non vuole un sindaco telecomandato”. Comincia con una frecciata, rivolta a Federico Basile, l’intervento da remoto del candidato sindaco del centrosinistra Franco De Domenico, intervenuto in collegamento video durante la presentazione dell’assessore designato Felice Calabrò.

Introdotto da Valentina Zafarana, il consigliere uscente del Pd è intervenuto in particolare sul tema del decentramento, chiamando il causa quanto fatto e non fatto dall’ex Giunta, con specifico riferimento al caso Montemare.

Poi si parla di riorganizzazione della macchina amministrativa: “Oggi al Comune abbiamo 1055 dipendenti, compreso il corpo della Polizia Municipale. Una vera idiozia”, commenta (e anche qui il riferimento è all’amministrazione De Luca), “e solo cinque dirigenti in servizio, un vero e proprio collo di bottiglia” che secondo Calabrò bloccano l’efficienza della macchina comunale, annunciando poi la volontà di procedere “con assunzioni a tempo indeterminato di 200 funzionari”. Hanno preso la parola anche i sei presidenti di quartiere, rafforzando intenzione di Calabrò di attuare un vero e proprio decentramento amministrativo, con più poteri alle municipalità. Quelle stesse municipalità che, come ha ricordato il candidato alla presidenza del primo quartiere Francesco Greco, la precedente amministrazione voleva cancellare.

 

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