MESSINA. Si è svolto dal 4 all’11 ottobre lo scambio giovanile + “Operating cyber safe” dell’associazione “I bravi ragazzi”, finanziato dal programma Erasmus+ con l’obiettivo di combattere il problema del cyberbullismo e promuovere un utilizzo sano delle nuove tecnologie. Per una settimana 36 giovani provenienti da Italia, Romania, Bulgaria, Nord Macedonia, Polonia e Lettonia (più un facilitator) si sono riuniti per svolgere attività con metodi di educazione non formale e raggiungere gli obiettivi prefissati, con particolare attenzione al fenomeno dell’abbandono scolastico dovuto a bullismo/cyberbullismo.

Durante lo scambio giovanile sono state ottenute conoscenze sull’importanza di prevenire il bullismo da parte dei giovani, di sensibilizzare l’uso responsabile dei media e di promuovere l’uso di strumenti sicuri e il pensiero critico tra i giovani. «Il progetto è stato concepito come un processo di apprendimento aperto basato sulle esperienze e sugli interessi dei partecipanti e basato su un approccio educativo non formale – hanno spiegato gli organizzatori – L’apprendimento di nuove competenze, l’acquisizione di conoscenze, lo scambio di idee, metodi ed esperienze erano molto importanti per il nostro progetto».

«I metodi che abbiamo usato ogni giorno includevano: attività individuali, in coppia e in gruppo, lavoro su esempi pratici in piccoli gruppi, workshop tematici in team misti o nazionali, world cafe, speed dating, giochi di ruolo, teatro forum, videomaking, slide powerpoint con dati e input sul cyberbullismo, dreamland, fishing ideas, attività outdoor ecc. Ogni giorno un team nazionale è stato incaricato di facilitare le attività e ogni team aveva chiari i propri ruoli e responsabilità nelle attività».

Sono state scattate foto, realizzati video di sensibilizzazione, volantini da distribuire durante appositi eventi e c’è stata una giornata in cui i partecipanti hanno incontrato gli alunni di una scuola per condividere con loro un momento di apprendimento con i metodi di educazione non formale.

Molto importante è stata la creazione di una brochure che mostra i dati raccolti dai partecipanti, con una fase di analisi e i video realizzati. È possibile visualizzare tutto a questo link.

Qui anche alcune foto:

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