MESSINA. Il G.I.P. del Tribunale di Messina Monica Marino, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, ha disposto ieri la custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di dieci persone accusate a vario titolo di un’associazione a delinquere dedita, in maniera sistematica ed organizzata, al traffico ed alla gestione abusiva (raccolta, trasporto, sversamento ed occultamento) di ingenti quantitativi di rifiuti speciali. Sono Daniele Mancuso (1966), Giuseppe Mancuso (1987), Andrea Mancuso (2000), Antonio Maita (1962), Fabio Mangano (1978), Giuseppe Mangano (1971), Antonino Marino (1959), Letterio Mondo (1962), Giuseppe Puliafito (1985) e Antonino Romeo (1956). Il Gip ha anche disposto 14 misure interdittive: divieto temporaneo (tra 3 e 6 mesi) ad esercitare attività imprenditoriale, o di ricoprire uffici direttivi, nei confronti di altrettanti titolari di ditte e rappresentanti di società operanti nel settore dell’edilizia, clienti dell’organizzazione e che si sono avvalsi di questa per lo smaltimento illecito di rifiuti speciali. Si tratta di Giovanni Alberti (1971), Letterio Caronella (1947), Rosario De Domenico (1952), Francesco Fiumara (1981), Antonio Frasson (1961), Felice Giunta (1974), Roberto Giunta (1986), Giuseppe Lupò (1949), Giacomo Mangraviti (1964), Sara Mangraviti (1971), Santino Fortunato Pagano (1936), Antonino Triscari (1965), Barbara Urso (1981), Vincenzo Vinciullo (1941).
I provvedimenti cautelari intervengono nella fase delle indagini preliminari e sono basati su imputazioni provvisorie, che dovranno comunque trovare riscontro in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio, nel rispetto, pertanto, della presunzione di innocenza che l’art. 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva, svolgendo ogni ulteriore accertamento che dovesse rendersi necessario, anche nell’interesse degli indagati.