MESSINA. Si è svolto ieri pomeriggio il secondo incontro pubblico per la riqualificazione del waterfront cittadino, nel tratto compreso fra il
torrente Boccetta e l’Annunziata. A prenderne parte sono stati vari rappresentanti delle Istituzioni, fra i quali il deputato nazionale del
M5s Francesco D’Uva, i deputati regionali Antonio De Luca e Valentina Zafarana e i consiglieri Cristina Cannistrà e Renato Coletta, che esprimono il loro punto di vista in una nota stampa.

«Obiettivo del confronto, promosso dall’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, è quello di stabilire i criteri e le linee di indirizzo
per il “concorso di progettazione” che ridisegnerà il lungomare della città, rivolto a tutta la cittadinanza», spiegano i portavoce, che
ringraziano il presidente dell’Adsp Mario Mega “per la svolta storica che sta tentando di imprimere ai processi di trasformazione del territorio: un esempio più unico che raro di trasparenza, condivisione e partecipazione”.

Varie le linee di intervento proposte dai portavoce nel corso dell’incontro, finalizzate alla realizzazione di un ecosistema di
attrattori economici, commerciali, turistici e culturali che siano riconoscibili nel panorama nazionale e internazionale. «L’intero
affaccio al mare deve essere concepito come un “unicum” senza barriere o cesure, che valorizzi al meglio le peculiarità del litorale, puntando sulle realtà già esistenti, come il MuMe, e su quelle da rifunzionalizzare, come l’area della cittadella fieristica. Lo sviluppo
economico e le prospettive lavorative non possono prescindere dai flussi turistici, che devono essere incentivati tutto l’anno con una precisa strategia di marketing territoriale e di promozione culturale. Al contempo, sarà necessario individuare accuratamente i servizi proposti, garantendo un’offerta quanto più possibile eterogenea dal punto di vista
gastronomico, ricreativo, culturale e sportivo, con la realizzazione di porticcioli, spiagge, spazi verdi, promenade, attività commerciali e
centri di aggregazione intergenerazionali che facciano parte di un progetto organico, da concepire e realizzare tutti insieme. Si tratta di
spazi che devono essere vissuti 365 giorni su 365, creando opportunità attrattive e professionali che diano la possibilità alla cittadinanza di riappropriarsi del proprio mare. Finalmente – concludono – tutti i messinesi possono prendere parte alla rigenerazione della città da protagonisti, in un ruolo che da troppo tempo non era loro garantito».

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