Messina, in un anno raddoppiato lo “stipendio” dei consiglieri comunali

MESSINA. In un anno è raddoppiato lo stipendio dei consiglieri comunali. Se, infatti, nei mesi estivi del 2022 gli esponenti del Civico Consesso “pesavano” alle casse di Palazzo Zanca circa quarantamila euro, a parità di sedute adesso costano circa novantamila euro. Cifra destinata ad aumenta a partire da gennaio 2024 (come previsto dall’adeguamento votato il 24 ottobre). Novembre è, infatti, il caso emblematico: se nel mese di ottobre la maggior parte dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali erano stati pagati seguendo la vecchia legge (quindi con uno “stipendio” più basso) e solo una decina di sedute con un gettone aggiornato alla normativa nazionale (praticamente aumentato del doppio), per il mese di novembre i consiglieri comunali hanno percepito un compenso adeguato al 100%, facendo schizzare il totale che Palazzo Zanca ha liquidato alle tasche dei rappresentanti del Civico Consesso dai quarantamila euro di un anno fa ai cinquantottomila euro di ottobre e agli ottantatottomila dello scorso mese, un parziale di 114 euro ad incontro contro i 56 euro previsti fino a prima del 24 ottobre. 87.914,27 è quindi la somma dei gettoni di presenza di tutti i 31 consiglieri comunali nei 30 giorni di novembre (il presidente del Consiglio Comunale è escluso), destinata ad aumentare a partire da gennaio 2024.

Come ad ottobre, anche a novembre il recordman di presenze è il consigliere di Forza Italia Cosimo Oteri, che ha partecipato in tutto a 33 sedute, fra commissioni e consiglio comunale. L’esponente del Civico consesso, quindi, ha anche preso il massimo dello stipendio, insieme ai consiglieri Francesco Cipolla (Basile Sindaco) e Giandomenico La Fauci (Ora Messina), che però hanno collezionato rispettivamente 32 e 31 presenze. Perché, allora, gli spetta la stessa cifra? C’è una cifra massima che i consiglieri comunali possono percepire, pari a 3.339,95 euro. Si tratta del 30% del guadagno del primo cittadino, che dopo l’aumento dell’indennità del sindaco è pari ad un ammontare di 11.462,78 euro (prima si trattava di 1/3 dello stipendio del primo cittadino e il massimo era 1.639 euro). Pertanto non importa a quante sedute i consiglieri partecipano, non potranno percepire più del tetto massimo che gli spetta. Un limite che è destinato ad aumentare dall’1 gennaio 2024, in quanto l’adeguamento prevede che il sindaco prenda uno stipendio di 13.800 euro mensili, che aggiornerà il tetto massimo per i consiglieri a 4.140 euro (con un gettone di presenza anch’esso aumentato a 141,69 euro a seduta). Anche da questa angolazione, rispetto ad un anno fa l’aumento è quasi del doppio: 33 presenze erano quelle del consigliere Libero Gioveni, recordman tra luglio e agosto, per cui aveva percepito però 1.908,08 euro (ai tempi, il tetto massimo).

A seguire, per presenze (e quindi per somma di gettoni di presenza), ci sono Concetta Buonocore (Gruppo Misto), Mirko Cantello (Lega), Giovanbattista Caruso (De Domenico Sindaco), Salvatore Caruso (Con De Luca per Basile), Libero Gioveni (Fratelli d’Italia) e Raffaele Rinaldo (Sud Chiama Nord). Tutti loro hanno partecipato a 29 sedute fra Consiglio Comunale e Commissioni e hanno percepito 3314,70 euro. Ancora, con 28 presenze, ci sono i consiglieri Giuseppe Busà (Basile Sindaco), Nicoletta D’Angelo (Gruppo Misto), Raimondo Mortelliti (Con De Luca per Basile) e Giuseppe Villari (Lega). Questi, per il mese di novembre, hanno percepito 3.200,40 euro. Anche Serena Giannetto (Sud chiama Nord) è stata pagata per il mese di novembre per un totale di 28 sedute, ma una di queste si riferisce al 23 di ottobre (prima dell’adeguamento, per questo il suo totale è di 3.142,22 euro), quindi nel mese di novembre ha partecipato a 27 sedute come Dario Carbone (Fratelli d’Italia), Rosaria D’Arrigo (Basile Sindaco di Messina), Rosario Di Ciuccio (Basile Sindaco di Messina) ed Emilia Rotondo (Lega).

Chi ha collezionato più assenze? Fanalino di coda è sempre il consigliere comunale Maurizio Croce, per cui il collega Nello Pergolizzi ne aveva anche chiesto la decadenza per le assenze ingiustificate: l’ex candidato a sindaco del Centrodestra, eletto in consiglio per essere arrivato secondo alle elezioni di giugno 2022, infatti, ha collezionato due presenze appena (sempre più rispetto al mese di ottobre, durante la quale non si era mai fatto vedere in aula. Meglio di lui (non molto, ma anche in questo caso più partecipazioni rispetto ad ottobre), il collega del Pd Felice Calabrò: lui è stato presente ad 11 sedute (ad ottobre appena 5). Dalle 20 presenze in giù, inoltre, si piazzano Federica Vaccarino (Ora Sicilia), Pasquale Currò (Fratelli d’Italia) e Antonia Feminò (Basile Sindaco), con rispettivamente 19, 18 e 18 sedute tra Consiglio Comunale e Commissioni.

Discorso diverso per il Presidente del Consiglio comunale che, al pari degli assessori comunali, prende un compenso fisso mensile pari a quello degli Assessori della Giunta comunale, che nel 2022 ammontava a 9.216,40 euro, dall’1 gennaio 2023 a 11.133,18 e che a partire da gennaio 2024 costerà alle casse di Palazzo Zanca 13.800 euro.

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