MESSINA. C’è la possibilità che il prossimo sindaco di Messina, chiunque esso sia, a partire dal 2024 possa guadagnare di “stipendio” una somma considerevolmente più alta del suo predecessore Cateno De Luca (i cui redditi, piuttosto sostanziosi, vengono da una molto renumerativa attività di consulenza). Con la legge di bilancio per il 2022, il parlamento ha legiferato aumentando le indennità delle cariche elettive in ambito locale, che in alcuni casi raddoppia gli importi precedentemente ricevuti dagli amministratori locali: perchè le indennità ed i gettoni di presenza di assessori e consiglieri si calcolano sulla base di quanto percepisce il “capo” delle amministrazioni, il sindaco.

La nuova norma prevede, (al momento solo per i comuni delle regioni a statuto ordinario, spiega il comma 583 dell’unico articolo della Legge), che l’indennità del sindaco sia parametrata a quella del presidente di regione, in proporzione al numero di residenti ma anche alle funzioni ricoperte dal comune (cioè si tratta di città metropolitane, capoluoghi di regione o di provincia). Per cui l’indennità dei sindaci metropolitani è integralmente equiparata a quella dei presidenti di regione (13.800 euro lordi al mese), l’indennità attribuita ai sindaci di capoluoghi di regione è pari all’80% e via via a calare fino al 16% dei primi cittadini di comuni fino a 3mila abitanti. L’incremento infatti è applicato per il 45% nel 2022, per il 68% nel 2023 e integralmente dal 2024.

Se fosse confermato anche in Sicilia l’importo da 13.800 euro lordi destinato ai sindaci metropolitani delle regioni a statuto ordinario, l’aumento lo percepirebbero anche il vicesindaco (che prende un’indennità del 75% di quanto guadagna il sindaco) e gli assessori (il 65% della paga del primo cittadino). E quindi, rispettivamente 13.350 e 8970 euro, al lordo. La stessa cifra degli assessori andrebbe al Presidente del consiglio comunale. Nella legge non viene fatto alcun accenno alle somme percepite dai consiglieri comunali. per i quali quindi si applica automaticamente la quota del 25% dell’indennità dei sindaci (il 33% in Sicilia) indicata all’articolo 82 del Testo unico degli enti locali: i consiglieri percepiscono un gettone di presenza per ogni seduta d’aula o di commissione alla quale partecipano, e in questo caso, il 25% dell’indennità del sindaco è riferita al tetto massimo di gettoni di presenza cumulabili in un mese. Una soglia oltre la quale non è possibile andare, indipendentemente da quante sedute si presenzia. Si passerebbe quindi da 1700 euro circa, a 3450 euro lorde.

Com’è attualmente la situazione a Messina? Ci si arriva attraverso un calcolo tortuoso. In quanto primo cittadino di un comune capoluogo di provincia che rientra nella fascia demografica da centomila a 251mila abitanti (Messina ne ha oltre 231mila), il sindaco di Messina riceve 5.784.32 euro. A questi deve aggiungere 173,53 euro corrispondente ad una maggiorazione del 3% che deriva dalla percentuale di entrate proprie rispetto al totale delle entrate dell’ultimo conto del bilancio approvato (42,50%), che risulta superiore alla media regionale per fasce demografiche corrispondente alla Sicilia ( 0,34 – 34%), e 115,69 euro di un’ulteriore maggiorazione del 2% per via della popolazione messinese che risulta essere superiore alla media pro capite regionale per fascia demografica. Il totale complessivo farebbe 6.073,54 euro, ai quali però si devono sottrarre 607,35 euro a causa di una riduzione del 10% prevista dalla finanziaria 2006 e che gli uffici regionali ritengono sia ancora in vigore. In totale, quindi, oggi il sindaco di Messina riceve uno stipendio mensile lordo da 5.466,19 euro. Se non chiede l’aspettativa lo stipendio sarebbe stato decurtato del 50%. Per la carica di vicesindaco è previsto il 75% dell’indennità di funzione del sindaco: quindi, al netto delle maggiorazioni del 3% e del 2%, e della decurtazione per legge del 10%, ogni mese si ricevono 4.099,63 euro (che diventerebbero 2,049,82 senza l’aspettativa). Per gli assessori è previsto uno stipendio che è pari al 65% dell’indennità di funzione percepita dal sindaco: fatta la tara tra maggiorazioni e decurtazioni, gli assessori ricevono un’indennità mensile lorda da 3.553,02 euro (chi è senza aspettativa percepisce 1.776,51 euro). Esattamente quanto percepisce il presidente del consiglio comunale il cui “peso” equivale a quello di un assessore, sia in termini politici che retributivi. Per i trentadue consiglieri comunali, invece, la retribuzione è praticamente “a cottimo”. Alla fine del conto tra riduzioni e maggiorazioni, per loro ogni seduta alla quale partecipano, sia di consiglio comunale che di commissioni consiliari, è retribuita con un gettone di presenza da 56,12 euro lordi. E non possono cumularne più di una trentina, per una somma di 1639 eurotetto massimo mensile che corrisponde a 1/3 dell’indennità di funzione del sindaco. Per loro, però, non esistono limitazioni professionali: non hanno obbligo di richiedere aspettativa pena la decurtazione di metà dello stipendio. Come mai questi aumenti? “L’iniziativa legislativa è volta a risolvere la questione della grave sproporzione del trattamento economico dei sindaci, tale da essere percepito come ingiusto e non equo a fronte dell’importanza del ruolo, del carico di responsabilità e talvolta dei rischi a cui i sindaci devono far fronte“, si legge nel resoconto sommario del 13 gennaio 2021 della Commissione affari costituzionali del Senato. La norma nazionale ha stanziato un importo di 100 milioni di euro per l’anno 2022, 150 milioni di euro per l’anno 2023 e 220 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024. Quando arriveranno i nuovi aumenti in Sicilia e nelle altre regioni a statuto speciale? Non si sa, ma arriveranno. L’Anci, associazione nazionale dei comuni italiani, ne ha fatto esplicita richiesta: “Per evitare che si continui a realizzare una ingiustificata discriminazione a danno dei comuni siciliani e al fine di consentire l’applicazione della norma anche nell’Isola, si chiede di recepire quanto previsto dalla norma nazionale equiparando il trattamento economico degli amministratori siciliani a quello previsto nel resto del Paese”, aveva scritto a febbraio Leoluca Orlando, presidente dell’Anci Sicilia, in una nota inviata all’assessore regionale delle Autonomie locali, Marco Zambuto, e a Stefano Pellegrino, presidente della Commissione Affari istituzionali dell’Ars.

 

 

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[…] MESSINA. «Noi sottoscritti, componenti del gruppo consiliare Forza Italia presso il consiglio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, annunciamo che, nei prossimi giorni, porteremo avanti una raccolta firme a cui potranno aderire tutti i cittadini barcellonesi che intendano esprimere la propria contrarietà rispetto all’aumento delle indennità di sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale a carico del  bilancio comunale». Così si legge in una nota del gruppo consiliare di Forza Italia del Consiglio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Situazione che si è verificata anche a Messina ad inizio dicembre 2022, quando due consiglieri del Pd, Antonella Russo e Felice… Leggi tutto »