MESSINA. Un teatro con 350 posti, tra platea e palchi, e una sede di uffici con una sala conferenze: le due anime e destinazioni d’uso dell’edificio che sorgerà al posto dell’ex Teatro in Fiera sono queste. Saranno scandite longitudinalmente, ovvero il teatro lungo il viale della Libertà e gli uffici verso il piazzale dell’ormai ex Campionaria di Messina.

A raccontare per filo e per segno che cosa dovrà sorgere, e con che scopo, è la Relazione al progetto esecutivo affidato, dopo il concorso indetto dall’Autorità Portuale di Messina, al raggruppamento di professionisti che fa capo all’architetto Antonino Marino (gli altri sono Marco Mannino, Salvatore De Lapa, Laura Marino e l’ingegner Manlio Marino). Una relazione, aggiornata al 2018 e scaricabile dal sito dell’Authority, che racconta l’iter dell’appalto, il coinvolgimento di tutte le istituzioni (in primis il Comune, guidato all’epoca da Renato Accorinti) e la destinazione degli spazi, rispetto alla quale si registrano dubbi e incertezze che non dovrebbero esserci, visto che, tra retropalco, depositi, montacarichi, camerini e tutto ciò che serve per svolgere l’attività legata agli spettacoli, il nuovo edificio ospiterà un teatro vero e proprio.

 

 

IL PRIMO PROGETTO. “L’originario progetto vincitore del concorso, concepito per rispondere alla necessità di recuperare e rendere funzionanti le strutture edilizie esistenti (come l’ex teatro inutilizzato da diverso tempo)” era stato “pensato come un importante tassello del più ampio programma di riqualificazione dell’intera area della Fiera di Messina”. “In tal senso – si legge nella relazione – il progetto di concorso teneva conto della particolare posizione dell’edificio all’interno della Fiera di Messina, una struttura autonoma tra il mare e la scacchiera urbana della città, considerata, per la presenza di interessanti edifici degli anni trenta e cinquanta, una sorta di manifesto dell’architettura moderna a Messina. Alla luce di queste considerazioni – continua – il progetto elaborato proponeva una soluzione architettonica che, pur contenuta all’interno dell’involucro esistente, ribaltasse l’attuale chiusura puntando sulla trasparenza dell’edificio per creare una continuità visiva tra la città e l’area della Fiera. L’operazione proposta si rifà al vicino padiglione delle Mostre d’Arte e del Turismo e trasforma l’edificio del Padiglione d’ingresso e degli uffici in una grande teca bifronte con le due pareti lunghe formate da una continua parete vetrata, protetta da frangisole, prospicienti il mare e la città”.

I PROBLEMI STRUTTURALI. Dai rilievi eseguiti sull’ex Teatro in Fiera, dalle “analisi delle fasi e delle modalità costruttive originarie” e dai “risultati emersi nel corso delle indagini strutturali effettuate nel maggio del 2014, con carotaggi e prelievi di barre di ferro”, si arriva alla conclusione che è “economicamente più conveniente procedere alla totale demolizione dell’edificio e ad una sua ricostruzione sulla stessa area, mantenendo le dimensioni, la sagoma e le caratteristiche estetiche del progetto di concorso e confermando le funzioni originarie”.

 

 

I RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI. “Una prima stesura del nuovo progetto, con la definizione del preliminare, è stata presentata il 15 novembre 2014 nella sede dell’Autorità Portuale alla presenza dei rappresentati ufficiali del Comune di Messina, della Soprintendenza ai beni architettonici ed ambientali e ai dirigenti dell’Ente Teatro Vittorio Emanuele di Messina per gli aspetti funzionali ed organizzativi legati al nuovo teatro. In tale occasione – si legge nella relazione – si è avuta l’adesione di massima di tutti i partecipanti, si sono accolti alcuni suggerimenti e raccomandazioni utili per il prosieguo della redazione del progetto e dell’iter amministrativo e si è deciso di presentare il progetto preliminare ad una ‘Conferenza di Servizio Predecisoria’”. Il progetto preliminare, “redatto in ottemperanza delle richieste emerse negli incontri” viene approvato il conferenza dei servizi nell’aprile del 2015. In assenza del “Piano Esecutivo di iniziativa pubblica della Fascia Costiera urbana”, in cui ricade l’area della Fiera, “l’intervento edilizio ipotizzato, come indicato dai rappresentanti del Comune in sede di Conferenza di Servizio del 23/02/2015, rientra tra la tipologia della ‘ristrutturazione edilizia’”.

RELAZIONE CON IL CONTESTO URBANO. “Come accennato in premessa il nuovo edificio occuperà lo stesso sedime di quello attuale a meno di piccole modifiche come l’ampliamento del portico d’ingresso in prosecuzione con il portale di Vincenzo Pantano e la sagoma trasversale. La superficie complessiva e la volumetria del nuovo edificio risultano, a meno di piccole modifiche, uguali a quelle dell’attuale edificio. La volumetria esterna, la sagoma, le dimensioni planimetriche e altimetriche così come le principali scelte distributive interne seguono l’impostazione del progetto preliminare approvato nella Conferenza di Servizio del 23/02/2015”, si legge nella relazione.

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO. “Il progetto prevede al solo piano terra un arretramento del fronte longitudinale prospiciente il viale della Libertà di ml. 2,50 ottenendo così il doppio vantaggio di allargare l’attuale marciapiede e di allontanare dalla linea del tram il fronte dell’edificio con innegabili vantaggi dal punto di vista dell’isolamento acustico soprattutto per la sala del teatro. Sono stati confermati gli accessi principali per il pubblico sia al teatro che agli uffici sul fronte sud verso la “passeggiata a mare” attraverso un’unica parete vetrata. In particolare l’ingresso al teatro è caratterizzato da un alto porticato che, della stessa altezza del corpo retrostante, conferisce a questo fronte un forte valore simbolico. Il fronte est verso il mare (due piani f.t.) prospiciente l’ampio slargo interno della Fiera è caratterizzato da una lunga parete vetrata con brise-soleil e da ampie aperture vetrate destinate a permettere l’accesso e la permeabilità visiva verso il paesaggio del porto antistante. Il fronte verso ovest prospiciente il Viale della Libertà (tre piani f.t.) è caratterizzato al piano terra da una parete chiusa dove sono posizionate tre porte di sicurezza e, nei due piani superiori, da una parete continua con brise-soleil”. E la visione del mare, che tanto è stata al centro del dibattito negli ultimo mese? Il progetto prevede “un’ampia parete vetrata posta, in corrispondenza della grande hall interna, per creare un effetto di trasparenza tra la città e il nuovo edificio”.

 

 

 

ORGANIZZAZIONE INTERNA. “Dal punto di vista funzionale il progetto è organizzato in due parti. Il grande corpo prospiciente il viale della Libertà lungo 80 metri e alto circa 10 metri è destinato al teatro con hall d’ingresso e servizi annessi (palcoscenico, camerini, sala prove e depositi), il corpo prospiciente il piazzale della Fiera lungo 80 metri e alto circa 7 metri è invece destinato agli uffici dell’Autorità Portuale (al piano primo) e a spazi di rappresentanza e di accoglienza (al piano terra)”.

IL TEATRO E LA HALL D’INGRESSO. Si legge nella relazione: “Lo spazio teatrale è organizzato come un grande spazio unico, di circa 50×12 metri con un’altezza interna di 9 metri, destinato ad accogliere le più diverse tipologie di spettacoli e rappresentazioni artistiche: dalla prosa alla musica, dal ballo a spettacoli televisivi e cinematografici. La sala del teatro vera e propria di circa 30×12 metri si sviluppa al piano terra con una platea di 300 posti e al piano primo con 14 palchi, ognuno con 5 poltroncine, a sbalzo sulla platea e serviti da due corridoi laterali collegati da un ampio ponteballatoio trasversale che funge sia da balconata per spettatori in piedi verso la sala e da affaccio sulla hall centrale. Al piano primo si accede tramite un’ampia e comoda scala a tre rampe con funzione di raccordo tra la hall del teatro al piano terra. Dietro il palcoscenico, su tre livelli serviti da una scala e da un montacarichi, sono posizionati tutti i servizi del teatro: al piano terra è ubicato l’ingresso di servizio comunicante con un ambiente deposito per le attrezzature di scena, al piano primo sono previsti sette camerini con relativi servizi igienici mentre al piano secondo è prevista la sala prove… Le attrezzature fisse e mobili del teatro sono state pensate allo scopo di prefigurare un teatro innovativo e sperimentale adatto a qualsiasi tipo di rappresentazione e di ricerca di nuove forme di rappresentazione. L’intento, condiviso anche da alcuni operatori del settore, è quello di creare un grande spazio pluriuso, più simile alle sale di posa che ad un teatro tradizionale, adatto quindi ad essere trasformato in diverse configurazioni spaziali. A questo scopo è stato previsto in platea un sistema di sedute ripiegabili e a scomparsa sotto il pavimento in modo da trasformare in poco tempo la grande sala in un unico spazio libero su cui potere organizzare qualsiasi tipo di scenografia. Per rispondere a queste esigenze è stato previsto un palcoscenico con ripiani mobili meccanici che consentono un’escursione in altezza dal piano zero del pavimento a metri 1,40”.

LA TERRAZZA. “Protetta verso ovest dal secondo piano del corpo del teatro e aperta sul fronte lungo e sui fronti laterali è destinata ad accogliere manifestazioni ricreative all’aperto come party e buffet con attrezzature mobili quali tende, tavoli, poltroncine e piante ornamentali. Una parapetto di vetro continuo, posto sui tre lati liberi della terrazza, funge da protezione senza alterare la volumetria generale dell’edificio. Alla terrazza si accede tramite due corpi sporgenti rispetto al fronte ovest e, in posizione simmetrica sono previste due isole rialzate con sedili rivolti verso il mare. Per creare una perfetta continuità con gli spazi collettivi interni si previsto anche per la pavimentazione della terrazza una particolare resina per esterni”.

 

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