MESSINA. Dopo i controlli sulla rete autostradale messinese da parte del Ministero dei Trasporti sono state interdette otto gallerie e due viadotti: fra questi, però, non c’è il “Tarantonio” che, situato sull’A20 (in direzione Villafranca, subito dopo la galleria Telegrafo), si presenta, almeno esternamente, in stato di degrado, con il calcestruzzo che cade giù. Eppure, circa due anni fa, erano stati oggetto di interventi da parte del Cas che li aveva “rattoppati” con del cemento. Ieri, a seguito dell’ennesima segnalazione da parte del cittadino di Villafranca Giovanni Bonaccorso, è tornato alla ribalta sui social.

Ad evidenziare le condizioni della struttura, è proprio il titolare di un’attività sita proprio sotto i pilastri, che lamenta come “questo viadotto, alto quasi 60 metri e costruito 50 anni fa, durante gli ultimi controlli sulla rete autostradale messinese lo hanno saltato. Ci passate sopra ogni giorno, per migliaia di volte, ma non l’avete mai visto da sotto. È un passaggio obbligato per tutti. Eppure i pezzi enormi di cemento mi hanno già sfiorato una volta. Aspettiamo che succeda qualcosa?”, scrive su Facebook.

Lo stesso utente, ad ottobre 2018, aveva fatto una segnalazione al Cas sulle condizioni dei pilastri, seguita, circa cinque mesi dopo, da alcuni interventi: “Hanno solo fatto 2 rattoppi superficiali e per un periodo hanno ridotto la tratta autostradale”.

“Sono stati finalmente eseguiti e quasi ultimati i lavori di messa in sicurezza. Nella parte superiore le crepe nel cemento e un po’ di ferro scoperto rimangono, ma ovviamente rispetto a prima le condizioni sono nettamente migliorate”, scriveva infatti Giovanni Bonaccorso a febbraio 2019, che racconta come avesse “fatto la stessa segnalazione molto tempo prima (nel 2017) senza ricevere nessuna risposta. Nel 2018, subito dopo il crollo del viadotto di Genova, sfruttando l’onda emotiva del momento scattai delle foto e feci un video che ebbe 90 mila visualizzazioni in 4 giorni (qui il link alla notizia e al video). Subito dopo fecero un sopralluogo e dopo 2 settimane misero dei rattoppi superficiali per coprire il pezzi di ferro ed il cemento che nel video io spezzavo con un dito. Ridussero per un mese la carreggiata ad una corsia unica e dopodiché il nulla”.

Ieri, i deputati nazionali del Movimento 5 Stelle hanno annunciato che sono in arrivo 16 milioni di euro da spendere per i viadotti e i ponti di Messina e provincia: “Si tratta di un finanziamento previsto inizialmente nel decreto Agosto del Governo Conte 2 e rafforzato nella legge di Bilancio per il 2021”. 

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