MESSINA. È fuori dalla mezzanotte di ieri, venerdì 26 aprile, su tutte le piattaforme musicali online, e in rotazione radiofonica sulle frequenze di Rai Radio 1 per tutto il mese di maggio, il nuovo singolo del cantautore messinese Delvento, intitolato Inferno rosa. Il brano scritto e prodotto da Carmelo Jacopo Genovese, in arte Delvento, e dal cantautore siciliano Tony Canto, è il pezzo con cui l’artista messinese ha partecipato, giovedì 25 aprile, alla finale di Musicultura 2024, il festival della Canzone Popolare e d’ Autore, che si è tenuta presso il Teatro Persiani di Recanati. L’ esibizione full band è stata, inoltre, trasmessa in diretta via streaming su Rainews.it e Rai Italia, oltre che su TgR, Rainews24, Rai Play e sulla pagina ufficiale della rassegna, consentendo ad un vasto pubblico di godere delle esibizioni dei 18 finalisti della manifestazione e di poterle recuperare a posteriori. Adesso, toccherà, quindi, al Comitato Artistico di Garanzia andare a selezionare, insieme alla stessa Musicultura, gli 8 vincitori del concorso che si esibiranno per la finalissima, nel mese di giugno, all’ Arena Sferisterio di Macerata, condividendo il palco con alcuni tra i più grandi e famosi esponenti della musica italiana e internazionale, nelle serate in cui verrà decretato il vincitore assoluto della kermesse, che si aggiudicherà il Premio Banca Macerata, del valore di 20.000 euro, e proclamata l’ assegnazione degli altri riconoscimenti, come la Targa della critica “Pietro Casanelli” e il premio per il Miglior Testo. In questa XXXV edizione del Festival, il Comitato Artistico di Garanzia è composto da: Francesco Amato, Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Fabrizio Bosso, MariaGrazia Calderone, Luca Carboni, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Dardast, Teresa De Sio, Cristina Donà, Giorgia, Irene Grandi, Mariangela Gualteri, La Rappresentate di Lista, Dacia Maraini, Ermal Meta, Mariella Nava, Piero Pelù, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni e Sandro Veronesi.

“Affrontare questa nuova fase di Musicultura è stata un’emozione enorme – racconta Delvento – soprattutto perché essendo la seconda volta che partecipo al concorso, e avendo passato adesso per la prima volta la fase iniziale ho provato sul serio una gioia incredibile. Nel 2020 ero arrivato semplicemente alle audizioni, mentre questa volta, con la band, abbiamo vinto il premio del pubblico Banca Macerata e siamo andati in finale. La canzone sembra essere piaciuta, e sono contentissimo di poter continuare a mettermi in gioco in quello che è un concorso storico: ora dobbiamo aspettare i risultati che arriveranno dal Comitato Artistico di Garanzia che deciderà gli 8 vincitori effettivi del concorso. A fine esibizione, inoltre, ho avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con John Vignola, conduttore di Rai Radio 1, con cui abbiamo parlato di Delvento, del concetto di libertà e poesia: super bello. Ed è stato anche molto bello beccare tanti amici artisti che solitamente incontro su Milano o in giro per l’Italia”. 

Delvento e la sua band, con Mattia Monaco al basso, Nicola Cassata seconda chitarra, Marcello Perone synth e tastiere, e Saverio Curcio alle percussioni, per l’appunto, il 4 marzo 2024, durante la quarta serata delle audizioni di Musicultura Première 2024, si erano aggiudicati, al Teatro Lauro Rossi di Macerata, non solo il premio Targa Banca Macerata per la migliore performance, votato dal pubblico presente in sala e dal pubblico da casa, ma anche la vittoria per accedere allo step successivo della gara. La canzone presentata sul palco del Teatro di Recanati, in occasione della finale, risuona come una carezza. Una canzone delicata che in punta di piedi tocca una delle tematiche che più affligge e impoverisce la vita di oggi, e di cui nonostante se ne parli di continuo, sembra che non se ne parli mai abbastanza. Perché quella dell’amore silenzioso e violento, delle relazioni tossiche che sfociano in violenza sia psicologia, che verbale, che fisica, e della violenza sulle donne, è una di quelle problematiche più difficili da trattare ed estirpare. Una di quelle problematiche che solo con l’impegno della società in toto, e dunque della comunità in cui viviamo tutti i giorni e di cui facciamo parte, si può pian piano andare a combattere, attraverso un’opera di sensibilizzazione e di educazione sentimentale.

In “Inferno Rosa” Delvento mette per un attimo da parte tutta la sua voglia di sperimentare e di esplorare note e parole e mostra un’altra faccia del suo talento cimentandosi nel cantautorato socialmente impegnato, con una canzone d’ autore a regola d’arte. “La violenza peggiore è quella nascosta, quella che si nasconde in relazioni che apparentemente sembrano normali – spiega Carmelo Jacopo Genovese – e sono proprio queste le situazioni a cui io e Tony abbiamo pensato quando abbiamo scritto Inferno Rosa, immedesimandoci, cercando di emozionarci ed esorcizzarle. Per scriverla mi sono distrutto emotivamente e poeticamente, mi sono messo in gioco volendo scrivere una storia che avesse un senso sia sociale che poetico, e per raggiungere quest’ obiettivo l’ho scritta e riscritta. Non me ne convincevo mai. Ho visto la protagonista nascere parola per parola e l’ho seguita in questa sua storia dall’ epilogo non felice, e quando la riascolto mi emoziono e cado in uno stato di tristezza poetica. È un brano di cui sia io che Tony siamo molto soddisfatti, crediamo di essere riusciti nel raccontare una storia così pesante, basata su di un tema attuale ed infelice, su un qualcosa che non dovrebbe esistere come appunto l’amore violento, attraverso una chiave poetica. A Musicultura mi è stato chiesto perché Inferno rosa e non rosso, dato che è il rosso il colore per eccellenza legato all’ inferno. Ecco, per amore della protagonista, che è un personaggio inventato, ma potrebbe essere una delle tante ragazze che nel quotidiano si trovano in difficoltà, abbiamo fatto in modo che il suo inferno fosse meno rosso, aggiungendo un po’ di bianco e trasformandolo in rosa”. 

 

Per rivedere l’esibizione: https://www.facebook.com/share/v/SF6EkCHsAEBAFf3h/?mibextid=WC7FNe

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