MESSINA. La Lega batte i pugni e reclama il suo posto al sole. E mette i puntini sulle “i” rispetto alla candidatura di Dino Bramanti quale esponente della coalizione di centrodestra. A fare la voce grossa è Carmelo lo Monte, di recente approdato per la quarta volta in parlamento, che pur non “facendo nomi”, non lesina in parole sprezzanti.

“La città di Messina si appresta ad eleggere il nuovo sindaco; i nomi, ma non i candidati, sono di persone più che rispettabili sul piano personale, un po’ meno sul piano politico. I candidati, allo stato, sono soggetti autoreferenziati o calati più o meno dall’alto; la città di Messina è stanca di subire ulteriori nomine calate dall’alto e la Lega nella città di Messina, intende evitare candidature personali, personalizzate e non concordate; la Lega non intende subire la candidatura di alcuno; la Lega è pronta ad appoggiare il candidato che proponga il migliore programma per la città di Messina, confrontandolo con quello che la Lega ha elaborato e si riserva, ove non si addivenisse ad una candidatura concordata, di dare il proprio sostegno a quel candidato a sindaco che meglio rappresenta l’interesse del territorio, le istanze dei meno abbienti, le valutazioni dei disoccupati e sottoccupati, le richieste di coloro che in città non hanno avuto, in riferimento alle necessità di cui sono titolari, le necessarie e dovute considerazioni e risposte dall’Amministrazione in carica e dai candidati fino ad oggi autonomamente qualificatisi tali”.

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