MESSINA. “Abbiamo sposato il progetto di Bramanti perchè ci dà garanzia di competenza e signorilità, combatte per le criticità della città, e si rende conto che esistono responsabilità distribuite tra cittadini e politici: ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo scritto un programma che vuole essere un punto di partenza sul quale iniziare a mettere insieme tutte le professionalità e capacità che abbiamo”.
Anche ScegliMe, la lista che fa capo a Franco Tiano, (già coordinatore della federazione Nuova Destra, poi vicino a Fratelli d’Italia, partito col quale un mese fa ha rotto, fondando la lista civica) si schiera a fianco di Dino Bramanti, candidato del centrodestra che in due giorni incassa il sostegno di due liste (ieri era toccato a Daniele Zuccarello). “E’ la continuità del lavoro che porta al raggiungimento degli obiettivi”, ha concluso Tiano, prima di spiegare come si sia arrivati a scegliere Bramanti: “Ho interloquito con tutti, da Pippo Trischitta a Emilia Barrile, anche con i 5 stelle”. E di Antonio Saitta dice: “é impegnato in politica da molti anni, ma solo in campagna elettorale, finite le elezioni non lo si vede più”.
Il primo punto del programma? I servizi comunali, da rivoluzionare, e a cascata economia e finanza, proposte per il rilancio turistico col progetto “Le Messane”, un ciclo dei rifiuti che punta sul riciclo e proposte per la sicurezza. Ad illustrare i progetti nel campo dei servizi sociali è stata Sabina Scaravaggi, coordinatrice del Movimento Italiano Disabili. L’ex direttore di sezione a Palazzo Zanca Cettina Impala ha invece suggerito il decentramento amministrativo. Lo junior della lista, Francesco Lombardo, ha invece discusso di sicurezza. Saranno, ha annunciato Tiano, tutti in lista.
Accorpata a ScegliMe c’è anche l’associazione L’Altra Messina, a nome della quale ha preso la parola Eugenio Preda: “Un sindaco della città non può essere avulso da tutto”, ha spiegato, riferendosi alla mise di Renato Accorinti. “Abbiamo bisogno di un sindaco autorevole nelle sedi istituzionali”.
“Non ci sono state sedie, richieste, poltrone o prebende”, conferma Dino Bramanti, che però avverte: “tutti programmi ambiziosi e bellissimi, ma dipende dal bilancio, stabiliremo le priorità in base alla dotazione finanziaria che troveremo”.