MESSINA. Continua a creare dibattito la candidatura a sindaco di Dino Bramanti come esponente della coalizione di centrodestra. Dopo il commento di Carmelo lo Monte della Lega, che pur non facendo espliciti riferimenti al direttore scientifico dell’Ircss esprime il suo disappunto per un nome “calato dall’alto”, a prendere la parola è Paolo Todaro di Sinistra Italiana, che di recente ha annunciato il proprio sostegno a Cambiamo Messina dal basso dopo lo strappo con Leu e la presa di distanza dal Partito democratico.

«Sull’ipotesi di candidatura a Sindaco del direttore scientifico dell’Irccs di Messina – scrive Todaro – Sinistra Italiana afferma che tale nomina avviene d’Intesa tra il Ministro della salute ed il Presidente della Regione. È evidente che il direttore Scientifico dell’Irccs coordina e gestisce anche i fondi per la ricerca provenienti dalla Regione; è palese che l’Irccs partecipa insieme alle altre Aziende Sanitarie nella distribuzione dei posti letto attraverso la rete ospedaliera siciliana. Tale figura dirigenziale, rientrerebbe tra quelle previste dai casi di ineleggibilità previste dalle normative vigenti. Pertanto – prosegue la nota – si chiede l’intervento delle Autorità Competenti, Prefetto e Assessore Enti Locali, per garantire lo svolgimento delle prossime elezioni amministrative nella più totale serenità garantendo al contempo una competizione democratica nel pieno rispetto delle regole”.

A tirare in ballo la presunta incandidabilità di Bramanti, qualche giorno fa, era stato lo stesso movimento che appoggia il sindaco Renato Accorinti (ma anche Pippo Trischitta, che aveva puntualizzato la natura “morale” della questione).

«La legge regionale in merito – si legge nel comunitato di Cmdb –  forse può risultare poco chiara, “sono ineleggibili i direttori generali, i direttori amministrativi e i direttori sanitari delle aziende unità sanitarie locali, delle aziende ospedaliere e delle aziende policlinico universitarie esistenti nel territorio della Regione”. La Regione Lombardia in tal senso ha voluto fare chiarezza, specificando nel dettaglio le fattispecie di ineleggibilità, e includendo i direttori di Irccs. Stabilire se, in Sicilia, la cosa riguardi anche il direttore scientifico di un istituto Irccs lo lasciamo dire agli avvocati (e speriamo non ai magistrati, in un secondo momento)», scrivono i membri del movimento, che chiedono al candidato Bramanti e ai partiti che lo sostengono “di chiarire prima del momento elettorale la totale trasparenza dell’operazione, assumendosene pubblicamente la responsabilità morale, oltre che legale, di fronte a tutta la città”.
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