MESSINA. Alle 20 di ieri è iniziata ufficialmente la pedonalizzazione (a tempo, dalle otto di sera alle cinque di mattina del giorno dopo) della più ampia porzione di centro cittadino della storia di Messina, dalla via Primo Settembre a piazza Cairoli, che coinvolge la parte bassa del viale san Martino. Un esperimento che servirà da prova generale per la creazione definitiva di una grande isola pedonale, e che, come tutti gli esperimenti è partito non esattamente alla perfezione: soprattutto a Messina. Dalle 20, alle intersezioni (via Garibaldi all’incrocio con la via Primo Settembre, in via Tommaso Cannizzaro di fronte a piazza Cairoli e alla Dogana) sono apparse le transenne rimovibili che hanno chiuso le strade, e con esse anche le macchine posteggiate all’interno nonostante i cartelli stradali affissi nei giorni scorsi avvertissero dell’isola pedonale in vigore nelle ore serali (e che i controviali sono area pedonale permanente, 24 ore al giorno). Dai varchi, poi, almeno nelle prime ore c’è stato un via vai indisturbato di auto, nonostante una massiccia presenza di Polizia municipale, col reparto motociclisti a fare avanti e indietro, e delle altre forze dell’ordine: niente, ai messinesi il concetto di “area pedonale interdetta al traffico veicolare” risulta complicatissimo da assimilare. I Vigili urbani hanno applicato un minimo di tolleranza per chi era rimasto con l’auto parcheggiata all’interno delle isole, ma hanno anche elevato parecchie contravvenzioni. La prova del nove nei prossimi giorni, soprattutto nel finesettimana che arriverà da stasera

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