MESSINA. È stato indetto per oggi lo sciopero nazionale degli autoferrotramvieri, che durerà 24 ore. L’Atm, infatti, fa sapere che a causa della protesta non effettueranno il servizio: la linea 20 San Licandro/Conca d’Oro dalle 11:24 alle 17; la linea 7 Zafferia/Case Incisteremo dalle 11:10 alle 12:35; la macchina 4 della linea 1 Shuttle dalle 13:53 alle 18; la macchina 5 della linea 1 Shuttle dalle 16:16 alle 18; la macchina 6 della linea 1 Shuttle dalle 12:41 alle 18:28; la macchina 14 della linea 1 Shuttle dalle 11:15 alle 16:38; la linea 10 San Giovannello dalle 8:49 alle 11:38; la linea 18 San Michele dalle 11:29 alle 17:02; la linea 14 Camaro dalle 11:17 alle 17:26; la macchina 1 della linea 21 Circonvallazione dalle 9:23 alle 10:20; e la macchina 2 della linea 21 Circonvallazione dalle 12:25 alle 18:15.

Questi i motivi della protesta indicati dai Cobas:

– la riduzione del tempo di lavoro a parità di salario per contrastare la disoccupazione dovuta all’informatizzazione e robotizzazione della produzione;

– un lavoro di qualità in termini di diritti, con il contratto a tempo indeterminato come regola generale, l’innalzamento dei salari reali e un salario minimo europeo, l’abolizione del Jobs Act e della riforma Fornero; parità salariale per le donne; no allo sblocco dei licenziamenti e alla sospensione del reddito per mancanza di Green pass; sì alla soppressione di appalti e subappalti, con internalizzazioni a partire dal pubblico impiego;

– rivalutazione delle pensioni attuali e pensioni pubbliche garantite ai giovani:

– un reddito universale, esteso anche alle/ai migranti, che rafforzi il potere contrattuale dei lavoratori/tricii;

– il rafforzamento dei sistemi ispettivi e del ruolo delle RLS, per una reale sicurezza sul lavoro, maggiori sanzioni per i datori di lavoro inadempienti;

– un’inversione di tendenza rispetto ai disastri ecologici e al cambiamento climatico provocati dal capitalismo, evitando operazioni di green washing;

– il rilancio dello Stato sociale, tramite:

a) investimenti nella scuola pubblica, con la riduzione del numero di alunne/i per classe, l’aumento degli organici con l’assunzione delle/dei docenti con 3 anni di servizio e le/gli Ata con 2; per interventi immediati e di lungo periodo nell’edilizia scolastica e nei trasporti locali;

b) investimenti nella sanità pubblica con l’assunzione a tempo indeterminato di infermiere/i , medici e operatori socio-sanitari, potenziando la medicina sul territorio e nelle scuole, contro l’aziendalizzazione e la privatizzazione della sanità; per la sospensione dei brevetti e l’esportazione dei vaccini e della tecnologia per produrli in loco per la lotta alla pandemia;

c) potenziamento del trasporto pubblico, invertendo la privatizzazione/aziendalizzazione degli ultimi decenni, con il ritorno alla gestione diretta da parte dei soggetti pubblici.

d) adeguate assunzioni nel pubblico impiego per rispondere alle necessità sociali (cura anziani e disabili in casa, tutela del territorio e dell’ambiente, bisogni culturali e sportivi ecc.)

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