20.45. Termina la seduta, i cui ultimi minuti interessavano solo chi parlava stancamente di qualche quesito. Il consiglio, è aggiornato a domani. Forse si potrà capire se l’isola pedonale si farà o meno.

Nel frattempo, si apprende che la delibera che istituisce l’area pedonalizzata non è passata in commissione. Se avete la sensazione di assistere ad un episodio di “Ai confini della realtà”, sappiate che è lo stesso anche per noi.

 

 

20.21. Massimo Rizzo di LiberaMe tira fuori la questione dei parcheggi su via Garibaldi, dei quali abbiamo ampiamente trattato in una mezza dozzina di articoli (il riassunto dei quali lo trovate qui).

Ci consoliamo col fatto che, in qualche modo, si tratta di viabilità

 

 

19.50. Per chi avesse curiosità di capire di cosa si tratta, il question time è quella seduta in cui assessori, dirigenti e funzionari rispondono alle interrogazioni (alcune vecchie di mesi) dei consiglieri: alla fine non si giunge a nessun atto amministrativo, quindi è più che altro una specie di spiegazione dello stato dell’arte rispetto ai quesiti posti dai consiglieri.

Se avete come l’impressione che ci stiamo arrampicando sugli specchi per giustificarne l’esistenza, è esattamente così.

Comunque sia, dopo gli asili nidi aziendali proposti da Libero Gioveni, si parla del secondo palazzo di giustizia, proposto di nuovo da Gioveni e dal collega di LiberaMe Massimo Rizzo.

 

 

19.42. E’ finita che si parla di micronido aziendale. Natale può attendere.

 

 

19.38. A metà dell’aula punge vaghezza di chiedere pareri al segretario generale, in un crescendo di assurdità che a raccontarle non ci crederebbe nessuno.

A tagliare la testa al toro ci pensa il vicesindaco Salvatore Mondello: “Non sono avvezzo a certi teatrini, continuiamo col question time, quando avrete tempo di prendere in considerazione la delibera ne parliamo”.

 

 

19.33. Interviene Gaetano Gennaro, che solleva questioni in punta di diritto, sostanzialmente per affermare che il prelievo della delibera sarebbe una soverchieria dell’aula, e che le minoranze (d’aula) vanno tutelate dal regolamento d’aula.

 

 

19.30. Ve la facciamo corta: in base al “combinato disposto”, il segretario generale Rossana Carrubba ritiene che sia possibile parlare di altro che non sia il question time. Nino Interdonato, rilevato che non c’è unanimità in conferenza dei capigruppo, mette ai voti la proposta di parlare dell’isola pedonale.

Non ridete lì dietro, che vi vediamo.

 

 

19.14. Telegrafico il vicesindaco Salvatore Mondello: “Forse è il caso di prelevare la delibera sull’isola pedonale” (visto che Natale non è tra quattro mesi, aggiungiamo noi). Per tutta risposta il vicepresidente Nino Interdonato, che presiede la seduta, interroga il segretario comunale Rossana Carrubba per sapere se durante il question time si può parlare di altro.

Per il sì e per il no, si sospendono i lavori.

 

 

19.13. Si riprende. Vediamo se è la volta buona.

 

 

18.55. Non sappiamo come spiegarlo senza ridere. A seduta appena iniziata ufficialmente, già c’è una sospensione: dieci minuti, richiesta dal vicesindaco, per poter conferire con i capigruppo sull’ordine dei lavori. Cioè se prelevare la delibera sull’isola pedonale, o procedere come da ordine del giorno con il “question time”.

Se per caso vi fosse venuta la curiosità di sapere perchè il conciliabolo non ha avuto luogo durante la mezz’ora di attesa del segretario generale non guardate da questa parte, grazie.

 

 

18.50. Si allega evidenza fotografica

 

 

18.48. Falso allarme: la seduta è iniziata, ma per procedere all’appello è necessaria la presenza del segretario generale Rossana Carrubba, che ancora non è in aula. Mormorii tra i consiglieri, e botte di “…ma signor presidenteee… lanciate all’indirizzo del vice Nino Interdonato, che presiede la seduta.

Quando vi raccontiamo che l’atmosfera è surreale e voi pensate che scherziamo, ecco, ripensateci un attimo…

 

 

18.30. Il dibattito si preannuncia “caldo”: come sempre, quando in città si parla di isola pedonale, le opinioni si animano e il tono della discussione assume contorni tribali.

Spiegone: oggi c’è in discussione una delibera di giunta che in pratica ripropone, con minime variazioni, l’isola pedonale natalizia degli ultimi cinque anni, arrivata al termine di una serie di fughe in avanti e retromarce da capogiro: prima bocciata adducendo problemi di viabilità, poi una minima apertura con pedonalizzazioni di massimo due o tre giorni, poi l’adozione dell’ormai tradizionale isola in via dei Mille e parte del viale san Martino

A votarla dovrà essere in consiglio comunale, che però alla giunta aveva trasmesso un’isola pedonale piuttosto differente, votata in commissione una settimana fa. Già questo ha indispettito non poco i consiglieri, ma mai quanto lo “carico di responsabilità” da parte dell’amministrazione, che il presidente del consiglio comunale Claudio Cardile, il consigliere del Pd Libero Gioveni ed i sette dei Cinque stelle sostengono sia avvenuto: “Se ogni anno quella di pedonalizzare temporaneamente un’area  se ne è occupata la giunta con un suo atto, perchè quest’anno la responsabilità tocca a noi, che tra l’altro avevamo proposto una cosa diversa?”, è il succo del discorso.

Un colpo di scena, però, lo ha riservato il vicesindaco e assessore alla Mobilità Salvatore Mondello, secondo il quale, consultandosi con Guido Francesco Marino della società di ingegneria TPS PRO, che sta elaborando il piano generale della mobilità di Messina, è venuto fuori, un parere “scritto ed inequivocabile relativo ai provvedimenti limitati nel tempo o provvisori e sperimentali (anche le isole pedonali natalizie), che ascrive la competenza in seno al Consiglio comunale“.

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