MESSINA. Decine di incendi da nord a sud della città, sparse nelle varie zone collinari, qualche volta anche in pieno centro: ogni estate, Messina è flagellata dalla piaga degli incendi, che nonostante non abbiano mai fatti vittime, ogni anno esigono un tributo in termini di territorio bruciato. Quanto, esattamente?  L’estensione dei roghi è monitorata costantemente e ogni anno il Comune di Messina, secondo quanto previsto dalla legge 353 del 2000, pubblica il catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco: gli appezzamenti catastali che sono stati distrutti o dove si sono alimentati negli anni i fuochi. Che negli ultimi cinque anni hanno interessato aree piuttosto ampie di territorio. La più problematica delle estati è stata quella del 2017, in cui, in una sola stagione, andarono in fumo 592 ettari di vegetazione e quasi altrettanti sono stati gravemente danneggiati. Quell’anno, il più disgraziato sin dal 2007, che ha il famigerato record in cui nella sola città si sono verificati ben 307 incendi), la vastità delle zone incendiate ha spaziato dell’Annunziata a Campo Italia, dalla zona tra Spartà e Santo Saba, nei villaggi tra Altolia e Pezzolo. Gli anni successivi, invece, le zone che hanno preso fuoco sono state in numero maggiore ma meno vaste. Nel 2018, i roghi sono stati molto meno ampi e hanno attaccato soprattutto il centro e la zona sud della città: nello specifico si sono registrati alcuni fenomeni maggiormente vasti nella zona tra il villaggio Cep e Minissale e a ridosso della tangenziale cittadina. Nel 2019, invece, la zona Nord ha visto il numero maggiore di incendi: nello specifico nella zona della Panoramica (tra Pace e Marotta) e nella campagne delle Masse. L’anno successivo, il 2020, le fiamme hanno arso indistintamente tutto il territorio cittadino: la zona che ha subito di più il passaggio del fuoco è stata quella tra la statale 113 e Massa San Giorgio e Massa San Nicola. Lo scorso anno, nel 2021, l’estremo nord della città è stato ampiamente risparmiato: la maggior parte degli incendi si sono sviluppati in zona sud, nello specifico sulle colline tra Giampilieri Superiore e Altolia, tra Santo Stefano Briga e Tipoldo. Ma qual è la situazione che si sta registrando dal primo maggio 2022 ad oggi? L’European Forest Fire Information System (Effis), mediante il sistema Copernicus, mostra che si sono registrati più di dieci incendi sul territorio. I più rilevanti? Nella zona tra Pace e Contemplazione e tra San Filippo Superiore e Larderia. 

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