MESSINA. “Il bilancio è stato trasmesso a quest’aula il 19 gennaio 2021”. E’ il sassolone dalla scarpa che il presidente del Consiglio comunale Claudio Cardile si è tolto dalla scarpa in apertura di seduta straordinaria in cui si dovrebbe votare il bilancio di previsione 2021, diventato pomo della discordia da quando il sindaco Cateno De Luca ha legato alla sua mancata approvazione, venerdi scorso, le sue dimissioni, e l’interruzione dell’erogazione della Family card (e non è esattamente così).
De Luca ha sostenuto che i consiglieri avessero a disposizione il bilancio (benchè sotto forma di vademecum, non di documento che è oggetto di delibera) da prima di Natale, e che quindi la discussione in aula, che è sempre avvenuta, e la presentazione di emendamenti sarebbe una tecnica dilatoria.
E Cardile non ci sta. “E’ importante che io chiarisca all’aula elementi importanti su questo bilancio”, ha tuonato (pacatamente, come suo costume) ad inizio seduta, spiegando come i documenti da approvare vadano sottoposti all’attenzione della segretaria generale Rossana Carrubba, della quale sottolinea il grande rapporto collaborativo. “Il 18 lo abbiamo notificato alla segreteria generale, e il 19 è stato restituito alla presidenza. Da quel momento abbiamo a disposizione il bilancio di previsione, perchè prima è solo una proposta di delibera che potrebbe non andare bene, perchè il segretario non l’ha vista”
“Mancava il piano triennale delle opere pubbliche, che è opera propedeutica al previsionale”, e che è stata notificata, spiega Cardile, viene protocollata alla presidenza del consiglio il 21 gennaio. Proposta di delibera che, aggiunge il presidente del consiglio, il 23 gennaio viene ritirata dal direttore generale Federico Basile. “E a quel punto io non capisco più niente”, confessa, allargando le braccia.
“Questa presidenza non ostacola l’iter delle proposte di delibera”
Secondo il direttore generale Federico Basile, invece, “l’impalcatura del Bilancio, approvato nella seduta del 11 gennaio 2021, è rimasta assolutamente immutata rispetto al documento oggetto di discussione”
