MESSINA. Novemilacinquecento paganti nel 2024 (dal primo gennaio ad oggi), un centinaio in meno in tutto il 2023: sono i biglietti “staccati” dal museo regionale di Messina dedicato a Maria Accascina, il più grande del Meridione d’Italia
E non si discostano, se non di poco, dai 8577 biglietti pagati del 2018, dai 9.059 del 2017 (anno in cui fu riaperto), e da 9264 del 2022. Segno che i problemi del MuMe non sono legati a qualche mancanza particolare, ma piuttosto, ed è la triste realtà, rappresentano un limite oltre il quale non si riesce ad andare.
E non sembrano servire a molto, nell’ottica di aumento considerevole dei numeri, le mostre tematiche: la “1908 CittàMuseoCittà” del 2024 vale 3.688 ingressi, quella del 2023 dedicata a Caravaggio ne ha fatti un numero quasi uguale, 3.608.
Numeri incredibilmente bassi, considerate le opere che il museo espone, tra Caravaggio, Montorsoli e Antonello da Messina, anche considerando il totale degli ingressi, quindi sia a pagamento che in omaggio: 21.593 da gennaio ad oggi, 23.541 nel 2023: per comparazione, il museo archeologico nazionale di Reggio Calabria ne ha dichiarati, nel ponte di ferragosto del 2023, diecimila in soli quattro giorni, e 2391 a capodanno dello stesso anno.
Il museo ha due siti internet. Uno ad accesso diretto, di recente realizzazione, e uno tra le pagine della Regione Siciliana, all’interno delle quali le foto della struttura sono ancora quelle precedenti al restyling di un anno fa. C’è una pagina Facebook(regolarmente aggiornata ma con appena 5122 followers: quello di Reggio ne ha oltre 32mila, con quasi 31mila like), all’interno della quale c’è l’indirizzo di una pagina Instagram che non esiste (“Spiacenti, questa pagina non è disponibile. È possibile che il link che hai seguito sia corrotto o che la pagina sia stata rimossa”, si legge). Su instagram esiste una pagina non ufficiale, e un’altra che colleziona i post di chi il museo lo visita. e anche una pagina ufficiale, che ha appena 502 followers.
Quanto basta per far dichiarare a Pippo Lombardo, deputato regionale di Sud chiama Nord “Dal 1 gennaio ad oggi, si sono registrati quasi 2000 ingressi in meno rispetto allo stesso periodo del 2023, con un incremento di soli 88 paganti in più rispetto all’anno scorso. Questi dati, ancora una volta, sottolineano le criticità nella gestione del Museo Regionale di Messina, segnando l’ennesimo segnale di allarme. Già alla fine del 2023 avevamo evidenziato le carenze gestionali che stavano impedendo al museo di esprimere appieno il proprio potenziale. Lo ribadiamo oggi – conclude ;Lombardo – Il Museo Regionale di Messina merita una guida all’altezza della sua importanza e del valore delle opere che custodisce”.
Mi dite come si fa a paragonare un museo regionale con un museo archeologico nazionale (peraltro istituto autonomo del mic) famoso in tutto il mondo?