MESSINA. “Ho presentato, insieme alla collega Stefania Prestigiacomo, un’interrogazione parlamentare al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, per chiedere al governo immediate iniziative per sostenere, anche economicamente, gli enti locali costantemente interessati dagli effetti collaterali delle periodiche eruzione del vulcano Etna”. Così, in una nota, la deputata alla Camera Matilde Siracusano.

“Il 29 agosto scorso, ultimo in ordine di tempo, si è verificato un nuovo evento parossistico, che ha visto ricoprire di cenere i paesi pedemontani che stavano per ultimare le operazioni di pulizia avviate a seguito dell’ultima eruzione dei primi di agosto, e che ha interessato anche l’autostrada A18 – continua – Molti territori e Comuni del versante ionico siciliano, sono stati letteralmente ‘sommersi’ da circa cinque centimetri di cenere vulcanica, grosse pietre e lapilli che hanno invaso piazze, strade, esercizi commerciali e anche abitazioni private”.

“Quello della cenere del vulcano Etna è un problema che si ripropone periodicamente, ed è ormai insostenibile tanto per gli amministratori locali quanto per i privati affrontare spese straordinarie per poter avere una parvenza di normalità. A tutto ciò vanno aggiunti gli enormi problemi alle produzioni agricole locali – conclude – Ci aspettiamo un intervento da parte dell’esecutivo nazionale per aiutare concretamente i sindaci e le comunità interessate da questi ormai intollerabili disagi”.

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