MESSINA. E’ salito a quattro il numero delle vittime accertate in seguito all’esplosione che ha devastato una fabbrica di giochi pirotecnici. Oltre alla prima vittima, Venera Mazzeo, di 71 anni, le ricerche all’interno della struttura hanno rivelato altri tre cadaveri, resi irriconoscibili dalla violenza dell’esplosione e dalla furia del fuoco.

Nel frattempo, si chiarisce la dinamica. Non è ancora chiaro se all’interno della fabbrica o nelle immediate vicinanze,  è stata confermata la presenza di un numero di operai, quattro, al lavoro con delle saldature per conto di una ditta esterna. Si ipotizza che una scintilla, nata proprio dalle operazioni di saldatura, abbia innescato lo scoppio che ha sventrato il capannone e l’incendio che lo ha praticamente raso al suolo, uccidendo le quattro vittime al momento accertate.

Ancora incerto il numero dei feriti, perchè non si è riuscito a ricostruire con esattezza quante persone fossero all’interno della fabbrica al momento dell’esplosione. Tre sono certi, mentre vigili del fuoco sono alla ricerca di un disperso.

Nei minuti successivi all’esplosione due uomini sono stati trasportati con mezzi propri presso l’ospedale di Milazzo con ustioni importanti. Uno di questi, il ferito più grave, presentava ustioni su oltre il 60% del corpo e non il 100%, come trapelato in un primo momento, ed è per questo stato immediatamente trasferito in elisoccorso all’ospedale Civico di Palermo, centro grandi ustioni.

Solo una forte intossicazione per l’ultimo uomo coinvolto, trasportato in prima battuta all’ospedale di Barcellona e dimesso in serata dopo aver ripreso conoscenza.

Sull’accaduto indaga la magistratura, con ausilio del NIA(Nucleo Investigativo Antincendio) proveniente dal Comando Vigili del Fuoco di Palermo.

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments