MESSINA. E’ morto il giornalista Domenico Maria Ardizzone. Aveva 93 anni ed era nato a Messina, città dove ha iniziato l’attività professionale. Esperto di problemi comunitari, ha aderito all’Associazione dei Giornalisti Europei sin dalla fondazione, nel 1961. Attualmente era portavoce della sezione italiana, faceva parte del Consiglio direttivo e curava la newsletter per gli associati.

Giornalista e documentarista, la sua attività ha spaziato dalla carta stampata alla radio, dalla televisione alle agenzie di stampa.  Ha iniziato nel 1946, nella redazione messinese del Giornale di Sicilia sotto la guida del padre, Giuseppe Maria Ardizzone. Collaboratore free lance di vari quotidiani,  agenzie – Italia, Reuter, Associated Press  – e di uffici stampa.  E’ stato co-autore del Cinegiornale Sicilia e di cine-documentari sulla ricostruzione post-guerra, realizzati per conto del Ministero dei lavori pubblici.

Cronista alla Gazzetta del Sud, poi alla Tribuna del Mezzogiorno. Nel 1965 passava alla redazione siciliana della Rai e nel 1976, con la nascita del GR3, veniva chiamato a Roma per curare rubriche e inchieste di attualità culturale e internazionale. Per oltre un decennio, fino al 1993, ha firmato il quotidiano radiofonico “Succede in Europa” e – in collaborazione con la BBC, la Radio televisione tedesca e altre emittenti europee  – le rubriche settimanali “Europa”, “Quadrante Internazionale” e “Press House”, rassegna della stampa estera, prima del genere in Italia. Ha fatto parte dell’European Press Club e ha collaborato con l’Unipax, Ong associata al dipartimento  dell’informazione pubblica delle Nazioni Unite.

Appassionato  d’arte figurativa, ha promosso la riscoperta del pittore tedesco Louis Christian Hess (1895-1944), ideando una mostra itinerante partita nel 1974 da Palermo, ospitata da dodici città – italiane, austriache e tedesche – e conclusa nel 1977 a Monaco di Baviera.

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