MESSINA. Giusto il tempo di godersi il trionfo su tutta la linea del voto favorevole in consiglio comunale del “salvaMessina”, arrivato al termine di oltre dodici, estenuanti ore di seduta, che per Cateno De Luca arrivano i grattacapi.

Sciolta definitivamente la riserve sulle dimissioni e sulla permanenza all’Ars (strapperà le prime per restare sindaco di Messina, e si dimetterà dalla seconda dicendo ciao a Palermo), De Luca si troverà ad affrontare, nel giro di una settimana, “la piazza”: quella piazza che gli ha dato grossissime soddisfazioni ma che, dopo la scorsa settimana non esattamente positiva, dà segni di volerglisi rivoltare contro.

hanno iniziato, domenica, i tifosi del Messina, non troppo teneri con il sindaco dopo il pasticciaccio della chiusura dello stadio San Filippo in occasione della partita contro l’Acireale, che De Luca ha imputato ad altri, mentre la responsabilità maggiore era del Comune.

Sabato 20 ottobre alle 10 a Piazza Cairoli, invece, si terrà la manifestazione “Manteniamo il tram”. “Non permettiamo la dismissione del tram e la privatizzazione di un servizio pubblico, e di quello che è bene comune”, scrivono gli organizzatori, che nella locandina allargano la partecipazione all’evento anche alle altre partecipate. “Non rimaniamo a guardare lo smantellamento e le intenzioni di privatizzazione di Atm, Amam e MessinaServizi Bene Comune: difendiamo la gestione pubblica e partecipata dei servizi pubblici essenziali”.

Nel frattempo, un’altra manifestazione “Partecipate!” di fine settembre, organizzata da Cambiamo Messina dal basso, si trasforma in petizione comunale, ai sensi dell’art. 25 dello Statuto comunale, con una raccolta firme indirizzata a sindaco e consiglio comunale,  per “interrompere le azioni di smantellamento della linea tranviaria di Messina e intraprendere ogni possibile azione per il pieno recupero della sua operatività, per rimodulare il recente piano di riorganizzazione delle corse TPL, dimostratosi fallimentare e, nelle more, ripristinare quello precedentemente in vigore, per interrompere ogni azione volta alla privatizzazione di tutte le aziende Partecipate comunali onde impedire tentativi di speculazione economica ai danni del cittadino e della qualità dei servizi erogati, e per revocare gli atti amministrativi relativi a ipotesi di liquidazione delle partecipate per non danneggiarle nei confronti degli erogatori di credito e degli altri Enti pubblici e per la salvaguardia dei lavoratori. Per questo, Mercoledì 17, dalle 18.30 alle 23, la sede di Cambiamo Messina dal Basso (via Mario Giurba, 15) sarà aperta per raccogliere le firme.

Poi c’è il grattacapo più preoccupante, per il sindaco: giovedi 18, i sindacati avranno un passaggio in prefettura per lo sciopero indetto per l’Atm, con MessinaServizi e Amam pronte ad aggregarsi. Da quella data, se le procedure di raffreddamento dovessero continuare, dopo dieci giorni potrebbe esserci lo sciopero vero e proprio. Chi aderirà? Quando sono iniziate le procedure, erano presenti le federazioni trasporti di Cgil, Cisl e Uil di Atm, Amam e MessinaServizi, e la Fiadel (solo per MessinaServizi). Senonchè, il tavolo del “salvaMessina” ha spaccato il tavolo sindacale, con Cgil e Uil che hanno sbattuto la porta e Cisl, Orsa e Cisal che invece il documento l’hanno sottoscritto (L’Orsa stamattina ha modificato la sua posizione). Giovedi se ne saprà di più.

EDIT: L’Orsa precisa la sua posizione sostenendo che “non aveva condiviso ne sottoscritto il Salva Messina, più semplicemente non ha abbandonato il tavolo di trattativa col sindaco e alla fine ha apposto una firma di presa d’atto, rinviando ogni decisione a dopo l’assemblea con i lavoratori, tenutasi giorno 15 ottobre 2018, che ha deliberato di non sottoscrivere il documento”.

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Clara
Clara
16 Ottobre 2018 20:27

Ecco il principio della fine per Messina, nelle mani di un mitomane che vuole lacrime e sangue per Messina ma mantiene i suoi due stipendi… Eh l’importante è che sono gli altri ad essere disoccupati, sua signoria il sindaco ha stipendio doppio. VERGOGNATI

gloria vecchio
gloria vecchio
17 Ottobre 2018 10:23
Reply to  Clara

se leggesse meglio scoprirebbe che si dimette da assessore e resta sindaco di Messina……

Buddaciaro
Buddaciaro
17 Ottobre 2018 0:06

Caro sindaco, imita quello di Milazzo per aver benevolenza da questa testata