MESSINA. “L’emergenza determinata dall’epidemia da coronavirus ci costringe a cambiare le nostre abitudini e a ridisegnare i confini della nostra concezione di libertà. Condivido tutti gli appelli che in queste ore molti rappresentanti delle istituzioni locali (sindaco, presidente del consiglio comunale e consiglieri tutti) hanno invitato alla città richiamando ognuno di noi al senso di responsabilità e solidarietà. In un momento così difficile per il Paese e per Messina dobbiamo essere tutti uniti per riuscire a superare questo momento di paura e sconforto rispettando quanto ci viene indicato dalle Autorità Sanitarie e Politiche”. Questo l’appello del garante dell’Infanzia del Comune di Messina, Angelo Costantino, invitando alla responsabilità e alla solidarietà.

“Mi rivolgo ai ragazzi di Messina, ai giovani che forse non abbiamo tutelato abbastanza, chiedendo a voi di garantire oggi il diritto alla salute degli anziani e dei vostri coetanei immunodepressi. Rimanete a casa, limitate i contatti sociali, rispettate la quarantena se siete appena rientrati dal Nord Italia senza interpretare cavillosamente i Decreti e la norma ma facendosi guidare dal buon senso e dal rispetto dell’altro”, continua.

“Chi è stato nelle zone a rischio contagio deve stare a casa. È il momento del rispetto e della responsabilità. Molti operatori sanitari sono già impegnati ad organizzare i servizi a Messina, qualora ve ne fosse bisogno, nel silenzio e con senso del dovere per la comunità, aiutiamoli limitando al massimo i contatti sociali. Mi giungono numerose segnalazioni di concittadini spaventati dall’epidemia che lavorano nei servizi territoriali. Penso agli operatori del Sociale e della riabilitazione che ad oggi non hanno ancora linee guida chiare e presidi per la tutela dell’utenza e della loro stessa incolumità”.

“Chiedo fortemente alle Istituzioni che il “Distanziamento Sociale” consigliato possa essere messo in atto anche nei presidi territoriali, valutando l’eventuale sospensione delle prestazioni qualora non urgenti o attrezzando le sale d’attesa di modo che gli utenti non sostino più del dovuto e che i locali e gli operatori possano essere periodicamente sanificati e forniti del materiale per la loro tutela e per quella dei pazienti – conclude – Questa emergenza ci cambierà per sempre, non perdiamo l’occasione per sentirci uniti e solidali.
Per qualche tempo ci vedremo di meno ma ci mancheremo di più e quando sarà tutto finito l’abbraccio che ci concederemo sarà più grande e più vero”.

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