La Cripta del Duomo

 

Era il 28 marzo del 2009 quando decine di migliaia di messinesi scoprirono per la prima volta uno dei “tesori nascosti” della città dello Stretto. Nel giro di appena due giorni, grazie al Fondo ambiente italiano, furono ben 25mila i cittadini che restarono a bocca aperta e con il mento all’insù d’innanzi alle meraviglie della cripta del Duomo: un gioiello storico e architettonico, sconosciuto ai più, che divenne il monumento più visitato d’Italia nelle Giornate di Primavera. A distanza di 11 anni da allora, il bene si trova adesso al 13 posto fra i “Luoghi del Cuore” del Fai, ma a tutt’oggi sono tantissimi i messinesi che non ne hanno mai sentito parlare o non hanno mai avuto l’occasione di ammirarne la bellezza.

Perché un luogo di questo tipo, in pieno centro storico, da noi è chiuso e inaccessibile. Mentre ad altre latitudini sarebbe probabilmente non solo sempre aperto ma anche al centro dei percorsi e degli itinerari turistici.

Monumento dalla storia lunga e travagliata (leggi qui per un approfondimento), la chiesa sotterranea attende da tempo di essere messa in sicurezza con i necessari lavori di restauro, che potrebbero essere finanziati in parte dal Fai nel caso in cui la Cripta si piazzasse sul podio dei Luoghi del Cuore in tutta Italia, mentre la Soprintendenza e la Curia sono al lavoro per presentare alla Regione un progetto pilota che prevede anche il recupero di eventuali affreschi “cancellati” dal tempo.