matteo grasso

 

MESSINA. Cinque consiglieri della quarta municipalità, Renato Coletta (coalizione civica), Cristina Costanzo (Partito Democratico), Domenico Gabriele Ferrante (M5S), Gianmarco Luzza (De Domenico Sindaco), Nicola Lauro (Forza Italia), hanno esitato un documento di censura politica contro il presidente del quartiere Matteo Grasso, che un mese e mezzo dopo l’elezione nelle file del centrosinistra, prima si è autosospeso dal Pd e poi lo ha abbandonato e si è trasferito a Sicilia Vera, ufficialmente per non essere stato tenuto in considerazione nelle liste per i “papabili” ad una candidatura alle politiche. I cinque consiglieri hanno stigmatizzato il passaggio di casacca, sostenendo che il comportamento rappresenti “una discutibile concezione del rapporto con l’elettorato”, e che comportamenti di tale genere provocano “evidente disorientamento, in ragione del fatto che Grasso non ha ritenuto di far seguire al suo repentino ripensamento, la coerente scelta di rimettere il mandato amministrativo, posto che lo schieramento con il quale è stato eletto (e che ha a chiare lettere rinnegato), era ed è in totale antitesi al suo attuale partito”.

Di seguito le dichiarazioni di alcuni dei consiglieri firmatari.

Ferrante (M5S): “I cambi di casacca non fanno altro che alimentare il primo partito in Italia, cioè quello degli astenuti, specialmente quelli capitati durante l’esercizio di un mandato; la disaffezione alla politica è dilagante e questa è una delle concause; è necessaria una riflessione seria nelle “segreterie di partito” dato che non stiamo parlando più di rare eccezioni, ma di un malcostume diffuso dal Quartiere al Parlamento Europeo, stiamo lasciando un messaggio devastante alle nuove generazioni.”

Costanzo (PD): Ritengo significativo che il documento sia stato condiviso dalla maggioranza dei colleghi, a prescindere dallo schieramento: l’intento dell’iniziativa andava, infatti, oltre l’appartenenza, perché la pratica di un disinvolto trasformismo esiste da tempo e riguarda tutti i partiti. Nella specie, peraltro, il repentino cambio di casacca ha del tutto stravolto il responso delle urne ed è giusto che ciò faccia riflettere tuttiperché comportamenti di questo tipo non trovano, secondo me, alcuna giustificazione politica e derivano da mera convenienza personale”.

Coletta (coalizione civica): Ritengo che la delicata questione del decentramento funzionale e dei relativi adempimenti previsti dal vigente regolamento, peraltro inapplicato dalla precedente amministrazione, non sembrano interessare il Presidente Grasso, nonostante i ripetuti solleciti da parte di alcuni consiglieri. Ormai è chiaro che questa amministrazione operi in continuità con quella precedente e quindi la scelta del Presidente Grasso di aderire a questo gruppo politico, non lascia ben sperare sulla possibilità che alla circoscrizione venga riconosciuto il ruolo e le prerogative che gli spettano.

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PortellaArena
PortellaArena
6 Settembre 2022 1:35

Mi viene da vomitare