MESSINA. “State certi che la prossima bandiera blu sarà assegnata alla città di Messina. È un obiettivo che raggiungeremo impegnandoci tutti nel rispetto dell’ambiente e delle nostro lungomare unico al mondo per bellezza e fascino”. E’ un Cateno De Luca ottimista quello che commenta il prestigioso vessillo conquistato nel 2021 da Alì e Roccalumera, che si aggiunge a quello di Santa Teresa del 2017 (quando De Luca ne era sindaco). Talmente tanto che la sua giunta ha approvato una serie di delibere dall’oggetto “aspettando la bandiera blu”.

Per raggiungere l’ambito traguardo, riservato ai litorali più attrezzati d’Italia, l’amministrazione comunale si affida a MessinaServizi e all’Amam, le due partecipate che si occupano rispettivamente di rifiuti e di approvvigionamento idrico: la prima, in questo periodo, dalla reputazione piuttosto traballante, a causa della città sporchissima, dello spazzamento inesistente, e dei grossi ritardi nella raccolta della differenziata porta a porta (ma con in carico la gestione dei quattro più grandi impianti sportivi cittadini).

Come si articolerà l’operazione “bandiera blu”, che per come è stata prevista dall’assessore all’Ambiente (e alle Politiche del mare) Dafne Musolino costerà 150mila euro? Il servizio di pulizia delle spiagge libere è affidato a Messinaservizi come da contratto di servizio, che si occuperà anche di collocare le isole ecologiche, contrassegnate dalle relative bandiere, per il conferimento dei rifiuti e di provvedere al loro svuotamento con frequenza giornaliera, mentre l’Amam installerà 18 docce pubbliche, oltre quelle già installate nei punto “Aspettando la Bandiera” di Santa Margherita e Capo Peloro (che fino a due settimane fa non funzionava), che siano provviste anche di punto doccia per portatori di handicap.

Poi toccherà al dipartimento Servizi ambientali di realizzare interventi tecnici finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche, alla collocazione di passerelle per l’accesso al mare, alla collocazione di torrette di avvistamento per la vigilanza dei bagnanti, ed alla predisposizione dei punti di alimentazione per l’installazione di docce pubbliche. Lo stesso dipartimento dovrà emettere “avviso/ordinanza finalizzata ad informare tutti i proprietari di natanti e beni mobili di qualsiasi natura che occupano abusivamente il litorale marittimo, che si procederà, di concerto con gli organi competenti, alla rimozione coattiva dei natanti e beni di qualsiasi natura”.

Spazio anche alle assunzioni: allo stesso dipartimento, che dovrà garantire la sorveglianza e la pulizia delle spiagge, e la sorveglianza dei bagnanti e delle aree denominate “Aspettando la Bandiera Blu”, toccherà procedere alla pubblicazione del bando per l’assunzione “dei soggetti che siano in possesso dei requisiti previsti dalla legge”.

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