MESSINA. Costeranno tre milioni e mezzo di euro i lavori per sistemare l’alveo, oggi devastato, del torrente Annunziata: lavori che solo otto mesi fa sarebbero costati un milione di euro in meno. Cosa è successo? Che il 22 dicembre 2011 dipartimento regionale dell’Ambiente ha approvato in via definitiva la graduatoria delle operazioni ammesse e finanziabili, fra le quali è ricompreso il progetto del Comune di Messina “Lavori di sistemazione idraulica del Torrente Annunziata e ricostruzione dell’alveo dissestato”, per un importo di due milioni e 420mila euro di finanziamenti provenienti dai Po Fesr 2014-2020, fondi strutturali di sviluppo regionali. Senonchè a fine febbraio sarebbe dovuta essere redatta la progettazione di livello esecutivo, della quale a tutt’oggi si è in attesa dell’emissione del decreto assessoriale di valutazione d’incidenza ambientale, propedeutico alla redazione del progetto esecutivo e all’avvio delle procedure di appalto. Lo stallo si è protratto fino a fine agosto, quando alla Regione si è svolto l’incontro su “maggiori costi sulle opere pubbliche derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici”. Il risultato del ritardo si è tradotto in… un milione di euro di costi in più: il quadro tecnico dell’opera, aggiornato al nuovo prezziario regionale in vigore da giugno, ha fatto infatti lievitare i costi dell’opera tre milioni e 475mila euro. Nonostante questo, i lavori si faranno, perchè l’opera “necessita di un avvio dei lavori rapido, trattandosi di progetto in materia di mitigazione del rischio idrogeologico, garantito dal mantenimento sul PO-FESR 2014-2020, fermo restando il completamento dei lavori al di fuori del PO-FESR 2014-2020 con fondi di altra programmazione”, spiega una determina dirigenziale.
Qualcuno mi spiega la frase “l’opera necessita di un avvio dei lavori rapido….” per un progetto approvato in definitiva del 2011, quindi progettato ben prima, finanziato con fondi PO-FESR 2014-2020, quindi che doveva concludersi entro il 2020, e che ad oggi, Ottobre 2022 è ancora nell’iter di approvazione del progetto esecutivo e di definizione dei costi?