È tempo di Open Day. Tutte le scuole aprono le porte al territorio, si vestono a festa, invitano ospiti illustri e con foto e video mettono in evidenza progetti, uscite didattiche, premi e chi più ne ha più ne metta.
Le scuole si tirano a lucido per permettere alle famiglie di scegliere per i loro figli la scuola migliore.

E se scegliere la scuola primaria o secondaria di I grado sembra abbastanza facile, la cosa si complica quando bisogna scegliere la Scuola Superiore di II grado perché non sono più solo i genitori a scegliere ma ad essere coinvolti sono soprattutto i ragazzi e, benché se ne dica, è la prima vera sterzata nella strada della loro vita.

L’Open Day dunque serve ad orientare i ragazzi a fare una scelta consapevole?
Non proprio
. L’Open Day in verità è fondamentalmente una gara per catturare l’attenzione, pardon, l’iscrizione del maggior numero di utenti. Per attirare non orientare.

Una gran fatica insomma nella quale ogni Istituto cerca con i mezzi che ha a disposizione di primeggiare tra gli altri. Una lotta insomma. Ma perché questo accanimento?
Soprattutto per non perdere posti di lavoro e perché un Istituto che ha più iscritti ha anche più fondi e le Scuole Pubbliche hanno bisogno di soldi.

È una colpa? Niente affatto.
Stimo e ammiro i colleghi e i Dirigenti che si adoperano per fare in modo che, con grandi sacrifici, in questi giorni particolari di apertura della Scuola al territorio, i così detti “Open Day” (perché in inglese fa più figo), cercano di raccontare che la loro scuola e non un’altra offre meravigliose iniziative formative, che la loro scuola e non un’altra offre un futuro o un’istruzione eccellente.
Un Liceo o un Tecnico? E se scelgo un Tecnico, quale? Quale scuola offre le migliori opportunità di alternanza scuola-lavoro? Quindi di lavoro?
L’orientamento in entrata nella scuola superiore di II grado è però un momento significativo della crescita. Un momento, non un giorno. Un percorso di crescita e di conoscenza del sé che solo un lavoro di verticalità tra scuola media (superiore di I grado) e scuola superiore (di II grado) può costruire e che può trovare piena realizzazione anche grazie a degli esperti che aiutino i ragazzi a porsi le giuste domande per effettuare delle scelte consapevoli. Non è certo una domanda giusta da porsi se grazie ad una scuola superiore si troverà lavoro o meno; per orientarsi bisognerà invece capire se l’Offerta Formativa di quella scuola e non di un’altra aiuterà il ragazzo a sviluppare il suo pensiero critico e le sue attitudini.

Un orientamento veramente utile per scegliere in modo consapevole la scuola superiore sarebbe per esempio il permettere ai ragazzi delle scuole Medie di frequentare le lezioni e gli ambienti di un Istituto superiore durante le normali attività didattiche. Si concentrerebbe sul valore dei propri insegnanti perché un orientamento efficace passa soprattutto attraverso l’operato degli insegnanti in classe quando insegnano con la loro preparazione, la professionalità, l’umanità e l’entusiasmo. Le Scuole infine dovrebbero assicurarsi che il territorio offra e mantenga continui mezzi di trasporto per liberare alcuni ragazzi, come accade in alcune scuole della provincia di Messina, da una scelta obbligata perché spesso abitanti in zone disagiate.

L’Open Day sicuramente serve, per carità, ma quando è solo un momento e non l’unico momento delle attività di Orientamento di una Scuola.
Ma dico l’ovvio e sarà già così in molti Istituti!

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