La Carta del Docente? A Messina è limitata all’acquisto di libri, biglietti in due multisala, software e hardware. Perché rispetto alle altre possibilità, il capoluogo dello Stretto non offre nulla. Ad esempio, nessun Museo o Galleria, ma anche il Teatro di Messina, si sono accreditati per poter ricevere parte dei cinquecento euro assegnati ai docenti con la “Buona Scuola”.

LA CARTA DOCENTI. Lo scorso anno, i professori potevano spendere e poi presentare le pezze d’appoggio che dimostrassero che gli acquisti erano realmente riferibili a loro. Quest’anno, invece, anche per non appesantire le segreterie scolastiche, si è deciso di utilizzare l’identità digitale Spid e la Carta del Docente, utilizzabile attraverso la rete. Il sito permette di individuare, per ogni luogo, dove è possibile spendere i soldi assegnati attraverso la conversione in buoni o direttamente on line.

COME FUNZIONA. Il primo passaggio è andare su crea buono” accessibile dal menu. Da lì, si decide se acquistare di persona o online presso un esercente o ente aderente all’iniziativa. Cosa si può comprare? Libri e testi, anche in formato digitale, pubblicazioni e riviste comunque utili all’aggiornamento professionale; hardware e software; iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca; iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale; titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche; titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo; iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione. Una volta operata la scelta, va inserito l’importo del buono corrispondente al prezzo del bene o servizio, che sarà accompagnato da un codice identificativo (QR code, codice a barre e codice alfanumerico) che potrà essere salvato sul tuo dispositivo o stampato.

SHOPPING MESSINA. Tralasciando la sfera online, che vede un ritardo generale in tutta l’Italia, in riva allo Stretto, a fioccare, sono soprattutto i corsi di formazione, 35 in tutto, offerti dalle stesse istituzioni scolastiche ma che si traducono, drammaticamente, in una partita di giro. Non è invece un problema acquistare hardware e software: gli esercenti sono in tutto 24, anche se includono due librerie. E, restando in tema di acquisto libri, i docenti messinesi potranno sfruttare il buono per comprare testi in cartaceo o digitale presso “Colapesce”, “Feltrinelli Point”, “Libreria Binanzinga”, “Libreria del Centro”, “La Gilda dei Narratori”, “Libreria Ciofalo”, “Libreria Colosi”, “Libreria Nunnari e Sfameni”, “Libreria Paoline” e Unieuro. Per quanto riguarda i cinema, ad aderire all’iniziativa sono la Multisala Apollo e Uci Cinemas.

E GLI ACQUISTI NEGATI. In città, i beneficiari della Carta del Docente, al momento, possono dimenticarsi di utilizzare il bonus per mostre, concerti ed eventi vari, ingresso in Musei e Gallerie. A specifica richiesta, il sito risponde con una faccina triste: “Ci dispiace, non abbiamo trovato ciò che hai cercato”.

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