MESSINA. «Lo stucchevole dibattito innescato dal sindaco De Luca relativamente alla zona Falcata sfugge dalla concreta realtà della questione: un comportamento che, al netto della sterile propaganda legata all’imminente campagna elettorale, evidenzia la mancanza di un vero progetto e di una credibile idea per il futuro di Messina, del suo territorio e per le sue prospettive di sviluppo» lo hanno affermato Giovanni Mastroeni, segretario generale Cgil Messina, e Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina.

«In tal senso, il tentativo di cancellare il “Patto della Falce” stipulato tra la Regione Siciliana, il Comune di Messina, l’Autorità Portuale e l’Università di Messina e la contestuale richiesta di assumere il controllo di quella importante fetta di territorio rappresentano scelte che oggettivamente non hanno alcuna consistenza poiché si tratta di aree nelle quali, per esempio, insiste il demanio marittimo» hanno proseguito i due sindacalisti.

«Come noto, l’Autorità Portuale di Messina, nonostante le oggettive difficoltà legate, fino a qualche mese fa, alla mancanza di prospettive sulla sua sopravvivenza, ha fatto la sua parte fino in fondo. E’ noto che dopo l’ottenimento della VAS è imminente la definitiva approvazione del piano regolatore portuale. Del resto, al netto della suggestione demagogica, il Comune di Messina, ente in pre-dissesto e senza un euro in cassa, non potrà investire o realizzare nulla per rilanciare la zona Falcata. Invece, l’Autorità Portuale ha somme disponibili e finalizzate a far rinascere la zona Falcata. Un’area che può realmente diventare la porta dell’europa mediterranea e, soprattutto, può trasformarsi in un volàno per l’economia e per lo sviluppo del territorio», hanno continuato Mastroeni e Tripodi.

«A nostro avviso, è prioritario procedere rapidamente alla bonifica dell’area Falcata poiché senza questo passaggio, atteso da troppi anni, rischiamo di affogare nelle parole e nei proclami slegati dall’effettiva realtà. Contestualmente si deve puntare sulla Real Cittadella, luogo magnifico che oggi è deturpato e dileggiato, per dare dignità ad un gioiello trasformato in discarica. E’ venuto il tempo dei fatti poiché le parole e le promesse in merito alla zona Falcata sono decisamente state troppe» hanno concluso Giovanni Mastroeni, segretario generale Cgil Messina, e Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina

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