MESSINA. Niente più file “scavallate”, niente più sorpassi alla Max Verstappen, niente più frecce ad indicare svolte che non si potrebbero effettuare, stando alla doppia striscia continua disegnata a terra. Che come deterrente a Messina non è che abbia mai fatto troppa impressione.
In viale della Libertà arriva il cordolo spartitraffico: una misura che serve ad attenuare la pericolosità di una strada in cui ogni anno si registrano incidenti e morti (l’ultimo a novembre del 2016, con una donna falciata sulle strisce pedonali da un’auto condotta da un ottantaquattrenne).
Quello della posa del cordolo è l’ultimo intervento tra quelli portati avanti per i lavori di complemento alla tranvia richiesti dal ministero, spiegano dal dipartimento alla Mobilità: quindi la doppia cordolatura a protezione dei binari e gli scivoli spartitraffico. Questo ha comportato un restringimento del marciapiede, che a suo volta ha imposto il cordolo in mezzo alla carreggiata per separare le due corsie, visto che la striscia continua per terra continua ad essere ignorata.
L’intervento totale è stato finanziato in parte con fondi del ministero dell’Ambiente e in parte coi fondi comunali (il cordolo rientra tra i fondi comunali).
Costruire un cordolo xche’ la linea continua viene ignorata?!!! E vigili e multe salate no??!!!
Per un cordolo dove una volta c’era una bella aiola spartitraffico con alberi che davano ossigeno, ombra e refrigerio.