Quello che solo qualche mese fa era il sogno di un gruppo di abitanti, adesso è diventato realtà. Nasce a Pezzolo un nuovo sentiero storico e naturalistico, inaugurato con escursioni guidate nelle mattinate di venerdì, sabato e domenica.
I lavori di recupero, condotti da un gruppo di giovani abitanti di Pezzolo, hanno riportato alla luce l’antico selciato che veniva percorso dagli abitanti del paese, per raggiungere il mulino ad acqua cinquecentesco posto più a valle, nella contrada Bettaci. Dal sentiero si apre poi uno scorcio su un ottocentesco ponte acquedotto a tre arcate, che serviva per l’irrigazione di un ampio agrumeto e ad oggi conservatosi perfettamente integro. L’idea di realizzare un percorso storico e naturalistico è stata accolta subito con entusiasmo dagli abitanti e ha trovato il supporto anche di altri gruppi e associazioni che stanno realizzando iniziative simili in altre aree della zona sud di Messina. Da Pezzolo dunque arriva un’altra proposta visionaria, un nuovo modello di impegno civico per dare una risposta sostenibile ai problemi dello spopolamento e della carenza dei servizi nei villaggi collinari. La curiosità e l’interesse che sta suscitando il recupero del sentiero Bettaci, può ricreare le condizioni sociali per l’avvio di altri progetti e anche attività imprenditoriali, mestieri e professionalità, ad esempio ad alto contenuto creativo e di innovazione. Proprio in questi giorni Pezzolo è anche residenza di artisti provenienti da varie parti del mondo, grazie a un progetto internazionale dell’associazione Trinacria Theatre Company, che si svolge nel villaggio già da diversi anni e si conclude con un evento: il Trinacria Arts Festival. L’edizione 2024 del Festival è in corso in questo fine settimana, con varie performance artistiche e teatrali, diffuse tra vari luoghi del villaggio (qui il programma).
Negli ultimi anni associazioni, comitati e gruppi di cittadini organizzati hanno iniziato a fare sistema all’interno di una visione di sviluppo sostenibile per la rinascita delle aree periferiche e rurali, ma il livello di coinvolgimento e collaborazione da parte delle istituzioni pubbliche, soprattutto nel momento in cui si devono indirizzare risorse e progettare interventi, rimane ancora scarso.
A Pezzolo, come in altri villaggi rurali della città, la ricchezza diffusa di architetture rurali (mulini ad acqua, palmenti, ponti dell’acquedotto, senie etcc..) sono il segno di un immenso patrimonio culturale che inizia ad essere percepito dalla popolazione come parte della propria identità. Nell’assenza di una strategia pubblica di intervento ci si autorganizza per il loro recupero e valorizzazione. Ci si chiede ad esempio come sia stato possibile ad oggi, non aver recuperato nemmeno un mulino ad acqua. Eppure i fondi non sono mancati. Ad esempio quelli del PSR Sicilia, anche attraverso lo strumento dei GAL (Gruppo di azione locale), un soggetto istituzionale pubblico e privato che si occupa della definizione di una strategia di sviluppo rurale a livello locale e dell’attuazione di alcune linee di intervento del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Sicilia. Il loro piano di azione dovrebbe essere realizzato valorizzando la partecipazione di cittadini, associazioni e imprese dei territori rurali. I villaggi rurali del Comune di Messina rientrano nella competenza del GAL Taormina Peloritani, Terre dei Miti e della Bellezza. All’ultimo bando del G.A.L. Sottomisura 7.6 – Ambito 2 Valorizzazione del Patrimonio culturale e artistico legato al territorio, non risulta alcuna domanda ammissibile a finanziamento per progetti destinati ai villaggi rurali del Comune di Messina. Ma in generale l’investimento pubblico per lo sviluppo delle aree rurali del territorio comunale, risulta ancora molto scarso e inadeguato. Forse si dovrebbe prendere seriamente in considerazione l’idea di una delega assessoriale ma anche l’istituzione di uno staff di progettazione speciale per i villaggi collinari.