MESSINA. Si infuoca la corsa a rettore dell’università di Messina. Dopo il nulla di fatto di ieri, che rimanda tutto al voto di lunedi, stamattina le acque si sono smosse, prima con l’alleanza tra i candidati Giovanni Moschella (che ha rinunciato a correre) e Giovanna Spatari, ieri allo scrutinio seconda a pochi voti da Michele Limosani. Qualche ora dopo la lettera aperta “di fuoco” di quest’ultimo riguardo agli eventi di qual he ora prima, mentre nel primo pomeriggio è arrivata la risposta piccata di Moschella.

“Leggo, anch’io senza sorpresa, che il professor Limosani descrive ancora una volta una sua personale narrazione di fatti. Avevo pubblicamente anticipato, subito dopo l’esito dello scrutinio di ieri, che avrei certamente parlato con gli altri due candidati a Rettore. È, dunque, vero che ho incontrato il prof. Limosani, ma dopo essere stato rincorso e sollecitato per tutta la giornata da tanti suoi sostenitori, a partire dal prof. Pietro Navarra. Ancora, nella sua narrazione, forse perché confuso (e nervoso) nella concitazione della strenua caccia al voto, descrive addirittura – con toni inadeguati al ruolo istituzionale che aspirerebbe a ricoprire – termini di accordi assunti durante l’incontro tra la professoressa Spatari e me, al quale incontro, posso assicurare, Limosani non era presente. Come risulta dal comunicato congiunto che tutti voi avete ricevuto questa mattina e che riflette puntualmente la nostra conversazione tra persone per bene, si è parlato e si è convenuto soltanto su metodi di trasparenza, condivisione delle scelte, improntate a valori di competenza e qualità. Capisco però la difficoltà a comprendere il senso di tali valori per chi è abituato esclusivamente a logiche di divisione e conflitti e di ricerca del consenso fondata su elargizioni di incarichi e di promesse irrealizzabili”.

 

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