MESSINA. La zona sud di Messina ha bisogno di uno spazio pubblico, che a Tremestieri e nei villaggi limitrofi manca, uno spazio per la socializzazione ad alto valore naturalistico ed ecosistemico: questo spazio è, semplicemente, un parco. Non un centro congressi da 4000 posti con una torre alta novanta metri.

E’, molto in sintesi, il risultato dei dieci giorni di “summer school” di Coped, un modulo di alta formazione per ricercatori e professionisti di diverse discipline (pianificazione, architettura, ingegneria, antropologia, etc.) che vogliono specializzarsi nella pianificazione dello sviluppo urbano e territoriale, e che quest’anno si è tenuta a Messina, a Tremestieri, e che ha avuto come caso di studio l’area ex Sanderson, uno dei fantasmi dell’industrializzazione di Messina del secolo scorso. Una ex fabbrica di essenze all’epoca di livello mondiale e adesso abbandonata da decenni, contaminata e inutilizzata, ma con un faraonico progetto regionale. Calato dall’alto senza alcun aggancio con la comunità che quel territorio lo vive, come hanno spiegato i partecipanti alla summer school, 11 studenti e ricercatori dagli USA, altrettanti studenti e ricercatori Italiani (Catania, Messina, Torino e Milano), e istruttori di Unict, UMASS Boston, University of Memphis.

Cosa è emerso da dieci giorni di studio e di interazione con gli abitanti, coinvolti nel processo di progettazione condivisa (con oltre 150 interviste)? Che il “delfino” è stato concepito senza interazione con la comunità locale, che la scelta della monofuzionalità è perdente, avrebbe un pesante impatto urbanistico e ambientale sui luoghi, e che, soprattutto, la bonifica dell’area è più urgente.

“Il 13 luglio, secondo cronoprogramma regionale, conosceremo il progetto vincitore del  concorso di progettazione di fattibilità tecnica e finanziaria lanciato dalla Regione. Il concorso di progettazione, che di per sé ha già un costo di 1 milione di euro, tra organizzazione e premi per i vincitori, richiede la realizzazione di un progetto per una spesa complessiva di 50 milioni di euro secondo uno schema che prevede un centro congressuale fieristico per 4000 persone a forma di un enorme delfino, a cui è associato un ristorante su torre panoramica e un porto fluviale da realizzarsi in corrispondenza della foce del torrente Zafferia”, spiega il documento conclusivo a cura dei docenti universitari Laura Saija, Antonio Raciti e Katrin Lambert Pennington, assistiti da Giulia Li Destri Nicosia, con il contributo di Carla Barbanti e Giusy Pappalardo con l’associazione Parliament Watch Italia e l’associazione Ionio – Circolo Arci come partner locali.

“Desta forti preoccupazioni il fatto che si sia proceduto con urgenza (e sotto elezioni!) con un concorso di progettazione che sta costando ai contribuenti siciliani quasi un milione di euro, mentre sono decenni che gli abitanti aspettano una bonifica di un sito contaminato dall’amianto“, spiega inoltre il documento.

E quindi? Cosa chiede la comunità (e anche il comune di Messina, che ha ospitato la Coped in seduta straordinaria di consiglio comunale, dopo una mozione del consigliere del Pd Felice Calabrò, fatta propria da tutta l’aula, che comporrà un ordine del giorno che arriverà alla Regione Siciliana)? “Creazione di spazi pubblici in cui combinare i bisogni di occasioni di socialità con quelli di elevati servizi ecosistemici (soprattutto verde e riconnessione con il mare) e opportunità di lavoro legate al settore dei servizi, il superamento dei problemi di congestione e mancanza di collegamenti trasversali, con la creazione di un vero e proprio sistema “intermodale” che coniughi le esigenze diverse, in quattro progetti che hanno dato vita ad un “masterplan, in cui il centro congressi regionale lascerebbe il posto, nello stesso luogo, a un bioparco, una pista ciclopedonale, una “cucina sociale”, un orto urbano, una nuova scuola, un “giardino degli agrumi”, un museo, una biblioteca e un co-working, laboratori, show room e una fiumara green: il tutto riconvertendo le vecchie strutture della ex Sanderson secondo i principi dell’archeologia industriale.

Il “masterplan” elaborato dalla Coped

Il progetto del centro congressi della Regione Siciliana

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments